Museo della civiltà romana: servono otto mesi per riaprire il plastico dell’Antica Roma
Dopo la riapertura del Planetario le novità sui lavori previsti nel polo museale dell'Eur
Il 22 aprile, dopo 8 anni di attesa, i romani hanno avuto la possibilità di varcare i cancelli del polo museale dell’Eur per “riveder le stelle”.
La riapertura del Planetario in piazza Giovanni Agnelli, ha contribuito a riaccendere i riflettori anche sulle altre aree del museo che attendono ancora di essere restituite alla pubblica fruizione. A partire del plastico della Roma imperiale, realizzato dall’archeologo Italo Gismondi.
Ospitato dagli anni cinquanta nel complesso museale dell’Eur, anche le visite al plastico sono interdette da anni. Ma non ancora per molto. Com’è stato spiegato dai funzionari della sovrintendenza che il 27 aprile hanno preso parte alla commissione cultura di Roma Capitale, serviranno 8 mesi di lavori per riaprire al pubblico anche il prezioso plastico.
I lavori per riaprire il plastico
Entro la fine di maggio sarà avviato anche l’appalto per il plastico, del valore complessivo di 800 mila euro. La cifra contempla sia le forniture di apparecchiature visive, che miglioreranno l’esperienza dei visitatori, sia per gli interventi di ristrutturazione, quali la tinteggiatura, le pavimentazioni, i bagni e le opere finalizzate ad abbattere le barriere architettoniche. I lavori verranno completati entro l’inizio del 2023, data in cui i visitatori, dopo esser tornati a rivedere le stelle, potranno gettare lo sguardo anche verso il passato imperiale di Roma.
Gli interventi al museo della civiltà romana
Se per tornare ad apprezzare il minuzioso lavoro di Gismondi, che in 17 metri quadrati ha riprodotto in gesso la Roma del IV secolo d.C., bisognerà pazientare più a lungo per la riapertura dell’intero museo della civiltà romana. I lavori fin qui realizzati, in base ad un appalto da 2 milioni e mezzo di euro, hanno riguardato interventi per superare le barriere architettoniche ed adeguare l’impianto elettrico, idrico ed anticendio. Questi lavori sono stati collaudati già nel gennaio 2020. Successivamente gli inteventi si sono concentrati sull’impermeabilizzazione nella galleria di congiunzione e nel rifacimento della terrazza esterna. Ma non basta.
Il PNRR e la riapertura del museo
Per il museo della civiltà romana è stata infatti richiesto dal Comune un finanziamento di oltre 18 milioni di euro, con in fondi del PNRR. Se la proposta sarà accettata dal governo, ci vorranno circa 4 anni di lavori per riaprirlo al pubblico. “Siamo grati alla sovrintendenza per il lavoro che sta svolgendo nel rispetto dei tempi dati ad inizio consiliatura. Il lavoro è lungo ma da parte nostra c'è tutto l'interesse a supportare questo impegno, a vigilare sulla progettazione ed esecuzione dei lavori, e a rendere fruibile il museo – ha commentato Erica Battaglia, la presidente della commissione cultura di Roma Capitale – Il Pnrr su questo sarà un volano di sviluppo e investimento. Ci eravamo presi un impegno con comitati e cittadini a inizio consiliatura e lo stiamo portando avanti. Con costanza e dedizione Roma può tornare a splendere”.