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Politica Capannelle / Via Ranuccio Bianchi Bandinelli

Cemento a Capannelle, il municipio blocca la delibera di Alemanno: "Non siamo stati interpellati"

Il via libera al progetto arriva il 22 maggio 2013, a soli quattro giorni dalle elezioni. Parte del territorio in questione è oggetto di abusi edilizi dichiarati insanabili dall'Ufficio condoni ma non ancora demoliti

“La giunta Alemanno ha approvato una delibera senza passare, come previsto per legge, dal parere del municipio”. È polemica nel VII municipio sulla delibera 272 con al centro il programma di riqualificazione urbanistica 'Xa2 Ciampino', territorio che si estende tra il Grande raccordo anulare, il confine del comune di Ciampino e via Ranuccio Bianchi Bandinelli, cui l'amministrazione precedente ha dato il via libera il 22 maggio 2013 a soli quattro giorni dalle elezioni comunali. A spiegare i motivi il consigliere municipale del Partito Democratico e presidente della Commissione Urbanistica Marco Poli: "E' come se la giunta avesse esautorato il Consiglio municipale dalle sue competenze". Per questo dall'organo territoriale è stata approvata all'unanimità una risoluzione che ne chiede la revoca.

PRINT PROgramma INTegrato - Il termine tecnico del progetto urbanistico in questione è Print, che sta per PRogramma INTegrato, e indica un preciso progetto urbanistico in cui l'amministrazione pubblica promuove e coordina interventi degli operatori privati presenti sul territorio per migliorare e dotare di servizi alcune aree della città che ne sono prive. In parole più semplici, all'operatore privato viene concesso di costruire, possono essere case ma anche edifici commerciali o uffici, e in cambio deve realizzare opere di interesse pubblico come strade, piazze, mercati, scuole. Cosa serve al territorio lo dovrebbero indicare i municipi. Per questo gli si chiede di esprimersi in merito. Le proposte di costruzione possono essere avanzate da soggetti titolari del diritto di proprietà sugli immobili in oggetto. Nel caso del territorio alle porte di Ciampino parte delle aree interessate è “riconducibile a proprietà del gruppo Cavicchi” che proprio su questo territorio ha aperto un contenzioso con l'amministrazione comunale in relazione ad alcuni abusi edilizi dichiarati insanabili dall'Ufficio condoni capitolino.

ABUSI EDILIZI - Non è la prima volta che il consiglio municipale si trova a parlare di questo pezzo di territorio. Come si legge nella risoluzione, su parte delle aree interessate, “riconducibile a proprietà del gruppo Cavicchi”, “insistono 62 abusi” cui l'Ufficio Condono Edilizio comunale ha negato la sanatoria. Anche se l'Ispettorato edilizio municipale “ha avviato procedimenti formali di demolizione” ora è tutto fermo. O meglio, sospeso. "La proprietà ha infatti avanzato ricorso al Tar e il tribunale ha concesso una sospensiva all'abbattimento dei capannoni fino al marzo del 2014 quando si discuterà del ricorso. E' un territorio delicato, vogliamo poter dire la nostra sui progetti di riqualificazione che la modificheranno” commenta Poli.

STOP ALLE DEMOLIZIONI - Sugli abusi edilizi in questione il consiglio municipale il 29 marzo del 2012 aveva approvato all'unanimità la mozione n.6, con oggetto: “Criticità urbanistiche extra-Gra. Gruppo Cavicchi”, con cui si chiedeva all'amministrazione Alemanno di adottare atti volti a sanare la situazione “onde evitare che un ulteriore ed ingiustificato fraintendimento della volontà dell’Amministrazione possa costituire elemento per favorire l’azione del Gruppo Cavicchi nel ritardare l’attività amministrativa” si legge nella mozione. Come si scrive nel documento, nonostante la decisione dell'Ufficio condoni, si era già tentato di sanare la situazione in altri modi. Il gruppo Cavicchi aveva infatti proposto “una procedura di Accordo di Programma che consentirebbe, ove accolto, di trasformare, mantenere ed addirittura ampliare l’intera quantità delle superfici legittime ed abusive realizzate finora” si legge nella mozione. Un accordo di programma è un particolare strumento urbanistico che, dietro all'interesse pubblico del progetto in questione, permette di procedere in deroga ad alcune normative. L'iter però non è mai andato avanti.

PAROLA AL MUNICIPIO - “Secondo quanto contenuto nelle norme del Piano regolatore, i Print possono essere approvati e promossi previa autorizzazione del Municipio mentre il nostro consiglio non ha mai discusso tale programma integrato” denuncia Poli. Perché l'allora giunta Alemanno abbia deciso di approvarlo senza passare dal Consiglio municipale non è dato sapersi. In realtà un parere dell'ente territoriale è stato preso in esame prima di approvare la delibera. È una comunicazione dell'allora titolare della poltrone delle Politiche Urbanistiche, Massimo Perifano che, da assessore in quota Pd della giunta di Medici, alle ultime elezioni è approdato nella lista civica dell'ex sindaco Alemanno Cittadini per Roma. "Con propria nota prot. n.19154 del 18 febbraio 2013" si legge nella risoluzione "ha espresso parere favorevole all’attivazione su iniziativa privata del Print Xa2 Ciampino”.

INTERESSE PUBBLICO - Il risultato, per quanti hanno promosso e approvato la risoluzione, “è che il programma non promuove tutti gli interventi utili al territorio” commenta il consigliere. Non è stata infatti approvata la 'Carta municipale degli obiettivi' di questo progetto “da elaborare anche sulla base dei bisogni reali dei quartieri limitrofi”. E ancora si legge nella risoluzione: “Nella Deliberazione della Giunta capitolina n. 272 del 22.5.2013 si indicano come prioritari alcuni interventi infrastrutturali di quadrante relativi all’adeguamento del sistema della mobilità per risolvere le criticità del territorio che non riguardano il PRINT Xa2 – Ciampino”. Commenta Poli: “Si è preferito saltare il passaggio del municipio per passare direttamente all'amministrazione centrale”.

REVOCARE LA DELIBERA - Con la risoluzione si chiede al minisindaco Susi Fantino, di attivarsi presso il primo cittadino Ignazio Marino e l'assessore alla Trasformazione Urbana Giovanni Caudo per revocare la delibera, giudicata “illegittima”. Per evitare contenziosi con i soggetti privati che si sono già attivati e che di fronte a uno stop potrebbero fare ricorso, si chiede anche l'intervento dell'Avvocatura capitolina. La palla ora torna al Campidoglio.

CAMPIDOGLIO - Intanto il Comune di Roma ha deciso di sospendere il bando. Come spiegato sul sito istituzionale il 30 ottobre 2013: "Con riferimento all’avvio della fase di raccolta dei contributi partecipativi e delle proposte di intervento relativa al “Programma preliminare dell’Ambito X2a Ciampino”  la stessa si deve ritenere sospesa. Ciò in quanto la U.O. competente è in attesa di condividere con il Municipio i successivi adempimenti, sia in ordine al Processo di partecipazione pubblica alle trasformazioni urbanistiche, sia in ordine il processo di formazione dello stesso Programma Integrato da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea Capitolina".

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