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Roma Multiservizi arriva sul tavolo del Governo: Marino a Palazzo Chigi

L'appalto del settore scolastico da oltre 2500 posti scadrà alla fine di luglio. La quota pubblica inoltre dovrà essere messa sul mercato. Sindacati allarmati: "Il Comune apra un confronto o sarà sciopero"

Per sbrogliare la matassa della Roma Multiservizi il Campidoglio chiede aiuto al Governo. Il 51% nelle mani di Ama, infatti, in base al Salva Roma dovrà essere ceduta sul mercato. Come annunciato ieri dal sindaco Ignazio Marino, domani alle 12 a Palazzo Chigi verrà aperto un tavolo con il sottosegretario allo sviluppo economico Claudio De Vincenti per discutere del futuro della società che dà lavoro a oltre 3500 dipendenti e che ha in capo diversi servizi per l'amministrazione capitolina, dalla manutenzione del verde nei cimiteri alla pulizia nelle scuole. Presto si dovrà decidere anche del futuro dei 2539 lavoratori impiegati nell'appalto del settore scolastico, la cui proroga scade il prossimo 31 luglio.

Una questione spinosa che poco meno di un anno fa ha fatto scattare accese proteste da parte dei lavoratori che, preoccupati per la mancanza di garanzie occupazionali, hanno chiesto e ottenuto un passo indietro sull'affidamento dell'appalto al Cns deciso dall'allora titolare della Scuola Alessandra Cattoi. A distanza di quasi un anno, e con un cambio di guardia all'assessorato capitolino oggi guidato da Paolo Masini, la nuova gara d'appalto però non è ancora stata indetta. Le prossime ore saranno cruciali. Obiettivo: costruire una gara che permetta di mantenere gli attuali livelli occupazionali e allo stesso tempo garantisca la qualità del servizio. Negli scorsi mesi era emersa la possibilità di una gara a cinque lotti anche se sull'ultimo incontro con i sindacati, avvenuto lo scorso 17 aprile, l'ipotesi si era ridotta a tre. Sul tavolo con il Governo potrebbe essere discussa anche la proposta avanzata mesi fa dal presidente di Ama, Daniele Fortini, poi rimasta in sospeso: una gara a doppio oggetto che permetta contestualmente di vendere la quota pubblica e affidare i servizi con una concessione pluriennale a chi rileverà l'azienda.

Intanto, dopo la manutenzione del verde pubblico, è scaduto anche l'appalto  della pulizia e del decoro dei cimiteri capitolini dove sono impiegati 77 lavoratori. L'affidamento a Roma Multiservizi è stato prorogato fino alla fine di maggio, così come richiesto dai sindacati, ma il vincitore è già stato selezionato.  “Esprimiamo fortissima preoccupazione per l'ennesima gara di appalto approntata dall'Ama e assegnata a un'azienda che ha avanzato un'offerta economica con un ribasso del 45%” si legge in una nota della Filcams Cgil di Roma e del Lazio. “Nell'appalto lavorano 77 persone che dovrebbero essere assunte dall'azienda subentrante alle stesse condizioni economiche normative preesistenti, così come previsto dal contratto nazionale di categoria. Ma l'esperienza insegna che quando si assegnano appalti con ribassi economici troppo alti, come si è verificato in questo caso, l'occupazione delle persone è a rischio” spiega Vittorio Pezzotti della Filcams Cgil.

“Le 3.700 persone dipendenti della Roma Multiservizi non devono subire licenziamenti o riduzioni di orario e salario. Le rassicurazioni dei diversi assessori devono tradursi in fatti a tutela dell'occupazione" continua il sindacato. "Le 48 persone rimaste disoccupate in occasione del cambio di appalto del verde scolastico, dopo molti mesi e impegni verbali da parte dell'amministrazione, sono ancora senza lavoro e senza salario" conclude l'organizzazione che chiede la convocazione di un tavolo anche sul futuro del settore. Se questo non avverrà, “a breve indiremo scioperi e manifestazioni, nella consapevolezza che tali iniziative potrebbero determinare il blocco delle attività in molte scuole romane”.

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