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Multiservizi, lettere di licenziamento per 51 dipendenti: "Andremo da Renzi"

I dipendenti della partecipata Ama si occupano del verde scolastico. Il sindacato Usi: "L'operazione contraddice il Piano di rientro dove c'è la salvaguardia dei posti di lavoro"

Sono arrivate le prime lettere di licenziamento tra i 51 lavoratori di Roma Multiservizi impegnati nella cura del verde scolastico. La società partecipata al 51% da Ama infatti negli anni scorsi ha perso l'appalto. “Ma nella gara dal dipartimento capitolino competente non è stata inserita la clausola sociale che garantisce il mantenimento di tutti i posti di lavoro” denuncia Serenetta Monti del sindacato Usi. “I lavoratori lo hanno denunciato in tutte le sedi istituzionali competenti ma nessuno è stato in grado di rimediare”. Venerdì alle 12.30 in via delle Vergini si terrà una commissione Trasparenza per affrontare la questione. Sarà presente anche l'assessore all'Ambiente Estella Marino che nel corso degli ultimi mesi ha incontrato diverse volte i lavoratori “senza mai trovare però una soluzione” commenta Monti.

Intanto i lavoratori si stanno organizzando per “andare a rivendicare i propri diritti direttamente dal premier Matteo Renzi” spiega la sindacalista. “Infatti nel Piano di rientro di Roma Capitale, sottoposto anche al Governo, viene garantita la tutela per i lavoratori”. Si legge nel Piano: “Roma Multiservizi: dismissione totale, coerentemente con le modalità di legge e l'attenzione rivolta alla "salvaguardia dei livelli occupazionali", della partecipazione detenuta in Roma Multiservizi, che fornisce servizi integrati per la città”. E ancora: “Al momento sono al vaglio dell'amministrazione differenti ipotesi che permettano di garantire la qualità del servizio svolto fino ad ora e, allo stesso tempo, i livelli occupazionali e la congrua valorizzazione della società, la cui partecipazione da parte di AMA dovrà essere ceduta con procedura competitiva”.

Per il sindacato l'arrivo delle lettere non va proprio nella direzione dichiarata. La richiesta che i lavoratori hanno avanzato più volte nel corso degli scorsi incontri, l'ultimo dei quali è avvenuto all'inizio di agosto, è quella di essere riassorbiti in altri appalti nelle mani dell'azienda. “Per esempio nella pulizia dei cimiteri dove gli stessi dipendenti ora in procinto di essere licenziati hanno lavorato più volte svolgendo anche straordinari”.

La vicenda è stata commentata anche dal capogruppo Ncd di Roma Capitale, Sveva Belviso: "L'assemblea capitolina ha approvato all'unanimità una mozione, che mi ha visto come prima firmataria, che impegna il sindaco ad applicare le procedure previste dalla legge 147 del 2013 e consentire l'impiego del personale in esubero in altre società controllate dal medesimo ente pubblico. In tutta risposta, arrivano le lettere di licenziamento".

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