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Multiservizi, cambio appalto per il verde nei cimiteri: "In 27 a rischio licenziamento"

I dipendenti della municipalizzata controllata al 51% da Ama hanno protestato questa mattina fuori dal cimitero del Verano. "Cambio di appalto con un ribasso del 53%"

Hanno scelto il cimitero monumentale del Verano, "vero e proprio simbolo cittadino", per manifestare il loro "disappunto nei confronti dell'Ama". Sono i lavoratori di Roma Multiservizi, impiegati nell'appalto della manutenzione del verde nei cimiteri della Capitale, che dal 14 luglio prossimo rischiano di essere licenziati. Quel giorno infatti, per i 27 dipendenti della municipalizzata controllata al 51% da Ama scadrà la procedura di mobilità aperta il 22 febbraio scorso. La cooperativa che si è aggiudicata l'appalto ha vinto la gara con un ribasso del 53%. E la paura dei lavoratori è che "per mantere il posto di lavoro ci propongano contratti a meno ore e non per 12 mesi all'anno" raccontano.

"In questo modo uno stipendio che si aggira intorno ai mille euro al mese non ci permetterà più nemmeno di mantenere le nostre famiglie" denunciano. Così la richiesta: "Vogliamo che venga rispettato il piano dismissione delle partecipate di secondo livello approvato dalla precedente amminsitrazione Marino che prevede la garanzia dei livelli occupazionali". In particolare: "Vorremmo mantenere il nostro posto di lavoro con gli stessi parametri". Intanto, da oggi, hanno smesso di lavorare: "C'è chi è stato messo in ferie e chi, lavorando 10 mesi da contratto, ha terminato il suo lavoro". 

Intanto ieri si è tenuto un incontro presso l'assessorato al Lavoro tra i rappresentanti dell'ente, i sindacati, l'Ama e Multiservizi. "Ad oggi non ci è ancora stata comunicata la data in cui subentrerà la nuova società" spiega Luca Battistini della Filcams Cgil di Roma e Lazio. "Per questo abbiamo chiesto se sia possibile far prolungare i lavori fino a quel momento. Il primo atto su cui ci stiamo concentrando" continua "è bloccare la procedura di licenziamento che abbiamo sempre considerato illegittima, poi, una volta che subentrerà la prossima azienda, lavorare per il rispetto della clausola sociale con un'adeguata riparametrazione delle ore". A preoccupare è anche il futuro del servizio: "Come può essere garantito il servizio con questo ribasso?". I sindacati hanno già scritto anche al Prefetto di Roma Paola Basilone. Nei prossimi giorni "scriveremo anche a tutte le istituzioni". 

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