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Emergenza rifiuti, Ziantoni chiede ad Ama e vigili controlli e multe contro l'abbandono della spazzatura

L'assessora scrive al comandante generale Ugo Angeloni: "Si sollecitano le verifiche richieste per il rispetto del regolamento dei rifiuti"

L'aumento dei roghi di rifiuti abbandonati in maniera indiscriminata preoccupa il Campidoglio. Ottanta interventi dei vigili del fuoco in otto giorni, dall'inizio di luglio, rappresentano il segnale inequivocabile di una situazione esplosiva. Un fenomeno non nuovo, ma che nell'ultimo mese ha visto un'impennata a causa dell'emergenza nella gestione del ciclo dei rifiuti.

Così l'assessora capitolina ai rifiuti, Katia Ziantoni, ha deciso di scrivere alla Polizia Locale di Roma Capitale e ad Ama e di chiedere maggiori controlli per il rispetto del regolamento rifiuti. Una lettera inviata al comandante generale Ugo Angeloni e per conoscenza al prefetto Matteo Piantedosi e al ministro della transizione Ecologica Roberto Cingolani con un oggetto che lascia pochi dubbi sui contenuti: "Attività di prevenzione e controllo per il contrasto all'incendio doloso di cassonetti e all'abbandono indiscriminato di rifiuti". 

Secondo l'assessora Ziantoni "la crisi del ciclo dei rifiuti che sta attraversando la Regione Lazio e Roma Capitale ha ripercussioni non solo sulla raccolta, ma anche sui comportamenti degli utenti e sul peggioramento delle condizioni di igiene, decoro e sicurezza dei quartieri. Come noto, proprio in questi giorni sono stati numerosi gli episodi di incendio doloso registrati in diverse zone della città che, oltre a danneggiare i cassonetti stradali, costituiscono un rischio per salute dei cittadini stessi". 

Per questo Ziantoni richiama "l'attenzione della Polizia Locale agli obblighi di vigilanza e rispetto del Nuovo Regolamento Rifiuti". Regolamento che punisce il conferimento indiscriminato dei rifiuti, che vieta il conferimento degli stessi con sacchi neri, che punisce i residenti di altri comuni che conferiscono la spazzatura sul territorio di Roma. ZIantoni spiega che "corre l'obbligo di ricordare che gli accertamenti ambientali rientrano tra le attività in capo ai gruppi di polizia locale e che la mancata programmazione in questo particolare settore comporta conseguenze non solo dal punto di vista ambientale, ma economico oltre che sociale". In pratica, sintetizzando il passaggio della lettera, esplicitando il contenuto tra le righe, si sostiene che la mancata programmazione del servizio da parte della polizia locale, contribuisce all'abbandono dei rifiuti e quindi al danno ambientale.

Un punto di vista esplicitato ulteriormente nel passaggio successivo: "La rimozione dei rifiuti abbandonati e la mancata differenziazione, infatti costituiscono violazione delle leggi nazionali, prima ancora che dei regolamenti comunali e producono effetti negativi sulle condizioni di decoro della città rappresentando un costo insostenibile, in termini economici, a carico della collettività".

Ziantoni per questo "sollecita il Comando e tutti i gruppi locali a prevedere, settimanalmente, le attività di verifica richieste dal Regolamento dei Rifiuti e dalle vigenti normative in materia ambientale inviando, alla scrivente, i report delle sanzioni e dei provvedimenti adottati". Ziantoni chiede più rigore anche ad Ama: "La medesima nota si invia ad AMA S.p.A. perché assicuri sul territorio la presenza degli agenti accertatori in forma autonoma e con il supporto della polizia locale, nel rispetto del CDS stipulato tra Roma Capitale e AMA S.p.A.". 

Secondo quanto si apprende da fonti della polizia locale le indicazioni pervenute dall'assessora sono già operative. Prevista infatti da tempo una programmata attività di controllo per quel che riguarda gli illeciti in materia ambientale e tra questi anche l'abbandono di rifiuti. I servizi, coordinati dal comando generale, vedono l'operatività dei Gruppi territoriali e Nad. La stessa Polizia Locale spesso accompagna l'attività degli accertatori Ama. 
 

La mancata programmazione in questo particolare settore comporta conseguenze non solo dal punto di vista ambientale, ma economico oltre che sociale.  La rimozione dei rifiuti abbandonati e la mancata differenziazione, infatti costituiscono violazione delle leggi nazionali
 

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