Vigna Murata, una mozione bipartisan chiede a Gualtieri di ripensare ai fondi per la trasformazione urbanistica
La convenzione del 2017 è stata modificata nel 2019 con lo stralcio di una strada di 4 corsie, da allora è tutto fermo. Alcuni lavori di messa in sicurezza dei marciapiedi sono partiti a luglio
Il piano di trasformazione urbanistica di Vigna Murata dev'essere ancora concluso e dal Pd capitolino arriva la richiesta che gli oneri concessori vengano monetizzati e ricadano sul territorio di confine tra VIII e IX municipio, per la realizzazione di opere e la messa in sicurezza dell'area. La mozione, a prima firma Antonella Melito con mezzo partito e appoggiata anche dall'ormai ex consigliere e neodeputato di FdI Andrea De Priamo, approderà in assemblea la seconda settimana di novembre.
Cos'è il Piano di trasformazione urbanistica di Vigna Murata
Il PTU Vigna Murata affonda le radici nel 2012, quando il 16 marzo con una deliberazione dell'assemblea capitolina veniva approvato il piano urbanistico e si rilocalizzavano i diritti edificatori derivanti dalla compensazione degli ex comprensori E1 Tor Marancia, F2 Monte Arsiccio, dalla transazione edificatoria della Egenco Pontina Intermetro e dal declassamento dell'asse Laurentina-Tintoretto-Kobler da viabilità principale a viabilità secondaria. Quell'atto veniva seguito cinque anni dopo, il 14 dicembre 2017, da una convenzione urbanistica tra Roma Capitale e la società Investire SGR Spa che agiva per conto del Fondo HB ed Esselunga Spa. Secondo la convenzione nell’area di via di Vigna Murata, tra via Grotte d’Arcaccio e via Andrea di Bonaiuto, avrebbero dovuto sorgere non solo delle nuove palazzine ma anche una strada a 4 corsie e uno supermercato.
Sicurezza stradale, studenti in pericolo a Vigna Murata: i genitori del Morandini lanciano l'allarme
Lo stralcio della strada a 4 corsie che attraversava il Parco del Tintoretto
La strada è stata stralciata dalla convenzione grazie a una delibera dell’assemblea del 19 novembre 2019, a tutela del Parco del Tintoretto e dopo lunghe lotte da parte dei comitati di quartiere. La modifica, però, ha fatto sì che il cantiere si fermasse lasciando intere aree recintate e tratti di marciapiede impraticabili, oltre che il parco in condizioni di abbandono e degrado. I lavori sono ripresi nel mese di luglio 2022 e anche grazie a due distinte mozioni presentate dai gruppi del M5S in VIII e in IX l’amministrazione comunale ha iniziato un processo di messa in sicurezza dei percorsi pedonali di accesso al Polo Morandini, dove insistono ben tre istituti superiori frequentati da migliaia di studenti ogni giorno.
La richiesta del Pd e di FdI: ripensare l'utilizzo degli oneri concessori
Adesso dalla maggioranza (e non solo) si chiede al sindaco Roberto Gualtieri di dare seguito a quanto già contenuto in una mozione approvata il 24 maggio scorso in aula Giulio Cesare, ovvero: il ripristino del Parco Tintoretto; l’istituzione di un tavolo tecnico con il dipartimento PAU e l’assessorato competente, coinvolgendo i comitati di zona per decidere in merito alla monetizzazione degli oneri concessori e procedere alla convenzione integrativa rispetto a quella firmata nel 2017, date le modifiche in corso d’opera.
"Vincolare i fondi a opere per il territorio decise con i cittadini"
Inoltre, il Pd insieme alla Civica Gualtieri e a Fratelli d’Italia chiedono un diverso utilizzo dei fondi rispetto alle opere per l’asse Laurentina-Tintoretto nella porzione che interessa via di Vigna Murata verso via del Tintoretto, vincolando l’importo a opere che ricadano sul territorio per opere individuate insieme alle associazioni di zona.