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Sì alla mozione di Sel: "Basta proibizionismo, legalizzate le droghe leggere"

Il centrosinistra si divide sul provvedimento del gruppo di Sinistra Ecologia e Libertà. Alla fine però, con 15 voti a favore, passa la richiesta al sindaco di impegnarsi a favore della legalizzazione

Passare da un impianto di tipo proibizionistico ad un impianto di tipo legale della produzione e della distribuzione delle droghe cosiddette leggere. Questo l'impegno che attraverso una mozione, voluta dal gruppo Sel in Campidoglio e votata in consiglio comunale, il sindaco e la sua giunta sono chiamati a prendere nei confronti del Governo. Ispiratore della mozione Gianluca Peciola che del provvedimento è anche il primo firmatario.

Spiega Peciola: "Il 12 febbraio scorso la Consulta ha dichiarato l’incostituzionalità della legge Fini-Giovanardi che dal 2006, equipara le droghe leggere a quelle pesanti. La legge Fini-Giovanardi ha provocato nel nostro Paese conseguenze irreparabili sia sotto il profilo della repressione penale e del sovraffollamento delle carceri sia sotto il profilo della riduzione del danno e della prevenzione del diffondersi delle tossicodipendenze. Sono circa 24mila persone, il 40 per cento del totale, le persone recluse per imputazioni che riguardano la normativa dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale. E’ arrivato il momento di superare la legislazione repressiva e proibizionista voluta dal centrodestra in tema di sostanze stupefacenti".

Il provvedimento è passato con 15 voti favorevoli (Sel, M5S, parte della civica Marino e parte del Pd), 3 contrari (il presidente Mirko Coratti, la democratica Michela Di Biase e il consigliere del Misto, Mino Dinoi) e 7 astenuti (tutti del Pd, compreso il capogruppo Francesco D'Ausilio, più il consigliere della civica Marino, Franco Marino). Il voto quindi ha fatto registrare una netta spaccatura all'interno della maggioranza di centrosinistra.

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