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San Lorenzo, la movida violenta e alcolica degenera in guerriglia: il Municipio chiede chiusura locali a mezzanotte

La presidente Del Bello ha scritto alla Sindaca Raggi: "Emani un'ordinanza di chiusura delle attività alle ore 24, c'è situazione di criticità oggettiva"

“Un quartiere devastato da una vita notturna violenta e alcolica”. Così solo qualche giorno fa l’assessore all’Ambiente del Municipio II, Rino Fabiano, descriveva San Lorenzo dove il ritorno alla zona bianca ha riacceso la movida. Anche quella fatta di eccessi.

Movida "violenta e alcolica" a San Lorenzo 

Schiamazzi, musica ad alto volume, urla e gruppi di giovani e meno che a notte inoltrata ancora stazionano davanti ai locali, sotto le finestre dei residenti. Notti insonni, risveglio tra i rifiuti con le vie e le piazze più frequentate che si trasformano in un accumulo di rifiuti, bicchieri sparsi e cartacce. Gli abitanti di San Lorenzo si dicono “esasperati”. 

Lanci di bottiglie contro le forze dell'ordine

La notte tra sabato e domenica i lanci di bottiglie contro le forze dell’ordine. La malamovida diventata guerriglia urbana. “Nonostante nelle ultime settimane siano state aumentate le attività di controllo, gli episodi di violenza e caos non si placano così - ha detto a RomaToday la minisindaca del II Municipio, Francesca Del Bello - per dare sollievo ai residenti abbiamo chiesto alla Sindaca di chiudere tutte le attività a mezzanotte”. Un provvedimento che via Dire Daua chiede per San Lorenzo, ma anche Piazza Bologna e piazzale delle Province, l’area della stazione Tiburtina. 

San Lorenzo, ennesima notte di malamovida: lanci di bottiglie contro le forze dell'ordine

Movida selvaggia, il II Municipio chiede chiusura locali alle 24

Le alternative alla movida “alcolica e violenta” promosse dal municipio con spettacoli dal vivo, musica, teatro, cinema, dibattiti e libri non bastano. Da Largo Passamonti a Villa Massimo, da piazzale del Verano a piazza Annibaliano, dalla scalinata Bruno Zevi di Valle Giulia a parco Don Baldoni e piazza Mancini sono otto le aree dedicate ad attività di sano intrattenimento, “per rispondere alla voglia di tornare a vivere i luoghi della nostra città, in sicurezza e nel rispetto delle regole, dopo un anno e oltre di chiusura forzata”.

“Ebbene - osserva Del Bello - neanche questo sembra sufficiente per limitare un’idea di divertimento fuorviante e dannosa: quella dello sballo totale che deriva da un abuso di alcol ormai fuori controllo, che investe i nostri giovani, spesso minorenni, con la compiacenza di esercenti senza scrupoli che svendono a pochi euro cocktail e superalcolici”.

Una situazione grave, esasperante. Da qui la richiesta a Raggi di intervenire disponendo con un’ordinanza la chiusura dei locali alle ore 24.00, “un provvedimento necessario per rispondere ad una situazione di criticità oggettiva”.

Intanto i quartieri investiti dalla movida sono pronti alla protesta. "Con l'attenuarsi dell'epidemia sono tornati gli atti di inciviltà urbana legati a bivacchi alcolici" -  si legge su alcuni cartelli comparsi in II Municipio. I residenti echiedono tolleranza zero contro l'incoviltà, a tutela del diritto al riposo. 

Cartelli movida-2

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