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La sentenza che fa tremare Roma: i Comuni devono risarcire i cittadini per i danni da movida

"Se la movida è nociva alla salute i Comuni paghino". Una sentenza emessa a Brescia che risveglia le tante istanze dai quartieri della Capitale

I residenti dei quartieri della movida possono chiedere il risarcimento dei danni alle amministrazioni comunali. A stabilirlo è una sentenza della Cassazione. Riguarda una coppia di cittadini di Brescia, ma nella Capitale potrebbe ispirare centinaia di romani e non che abitano i territori messi più a dura prova dalla vita notturna. C'è San Lorenzo, Trastevere, Monti, il Pigneto. E ancora Prati e Montesacro. I comitati di quartiere che da anni combattono contro schiamazzi, sporcizia, rumore, stanno condividendo la notizia sui social alimentando il dibattito e sperando che possa portare a qualche cambiamento sostanziale. Se non altro che possa spingere il Campidoglio a intervenire con misure deterrenti di qualche genere. 

"Se la movida è nociva alla salute i Comuni paghino i danni". Questo dicono i magistrati. Non è la prima in merito ma ogni volta che il tribunale riconosce al cittadino un danno effettivamente subito in questo senso, i fronti della protesta si scaldano. "Ovviamente è una sentenza importante e credo che possa spingere molti Comuni ad adottare normative antirumore serie, accompagnate da controlli e sanzioni - commenta il presidente del comitato rione Monti, Nicola Barone - noi stiamo studiando la possibilità di procedere per vie legali". Anche a San Lorenzo c'è chi sta valutando una denuncia. Qui la strada più critica per gli abitanti è via degli Ausoni. 

"Da tre notti abbiamo ricominciato a non dormire" racconta Marco, 40 anni, residente da dieci nel quartiere. "Non ho mai pensato a fare un ricorso contro il Comune, potrebbe essere una via". L'estate si avvicina e il problema movida, si sa, peggiora. Non va meglio al Pigneto, dove le denunce dei cittadini vanno oltre il chiasso notturno. Furti nelle auto, scippi, molestie, rapine nei negozi, spaccio a ogni ora del giorno e della notte. Una microcriminalità diffusa a due passi dalle stradine popolate da locali di ogni genere, affollati da giovani e meno giovani. Dello scorso aprile una protesta in piazza e di inizio 2022 una lettera rivolta alla nuova amministrazione dove si chiedeva più sicurezza e attenzione per il quadrante. Sempre nel 2022, lo ricordiamo, scesero in piazza 

In linea generale i municipi stanno intervenendo con le famose ordinanze per la chiusura anticipata dei minimarket, un mezzo per frenare l'acquisto facile di alcolici e di conseguenza il loro abuso. Ormai un classico pre estate. Poi ci sono le "isole" contro la malamovida, nient'altro che piazze dei quartieri più critici, specie in periferia, occupate con eventi organizzati dal Comune anche con l'intento di tenere lontano spaccio e degrado. Tutte misure risolutive solo in parte. 

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