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La favola del Montespaccato: dalle mani del clan alla serie D

La squadra fondata nel 1968 era finita nelle mani del clan Gambacurta, dopo gli arresti e il sequestro la rinascita e la promozione nella serie dove era stato 40 anni prima. Ciofreddi: "Vince la legalità"

Dal sequestro giudiziario alla serie D. E' la favola del Montespaccato, storica squadra di calcio nata nel 1968 per offrire sport e socializzazione ai bambini della borgata e poi caduta nelle mani del clan Gambacurta. 

La favola del Montespaccato: dalle mani del clan alla serie D

Nel 2018 l'operazione Hampa dei Carabiniei che ha portato a 58 arresti e al sequestro dei beni dell'organizzazione criminale familiristica tra cui il club di calcio e l'intero centro sportivo. Una struttura che, dopo nemmeno un mese, la Regione Lazio aveva restituito alla periferia e ai circa 500 ragazzi che su quei campi hanno fatto sogni da campioni. 

Due anni dopo il Montespaccato è in serie D, un obiettivo raggiunto esattamente a 40 anni dall’unica e storica presenza in quella stessa serie. “La storia del Centro sportivo Montespaccato è prima di tutto un esempio di legalità. E’ la prova che la sinergia tra istituzioni, Forze dell’Ordine, Magistratura e cittadini può fare grandi cose" - ha scritto in una nota il Presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità, Gianpiero Cioffredi. “Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno dell’Asilo Savoia, istituzione pubblica regionale, e del suo presidente Massimiliano Monnanni , che con il suo programma 'Talento & Tenacia - crescere nella Legalità' ha restituito il centro sportivo a tutto il quartiere". 

Il centro sportivo restituito al quartiere

Oltre un anno e mezzo di intenso lavoro, a stretto contatto con tutte le realtà sane del territorio, con attività sportive, sociali, culturali e aggregative. Il campo, che dopo il sequestro è stato intitolato a Don Pino Puglisi, è tornato a riempirsi di passione e cittadini. 

La crescita del progetto sociale andrà di pari passo con quella del progetto sportivo: a dicembre è stato infatti sottoscritto un accordo con il Ministero dell’Istruzione che consentirà di rendere il Centro sportivo sede di un presidio per l’emergenza educativa con spazi dedicati ad attività di doposcuola e la messa a disposizione gratuita dell’impianto agli istituti scolastici del XIII Municipio.

Dalle mani del clan alla serie D: a Montespaccato vince la legalità

“Dietro la vetrina del risultato agonistico - ha commentato il Presidente di Asilo Savoia Massimiliano Monnanni - c’è un grande lavoro fatto fuori dal campo su ognuno dei ragazzi entrati a far parte di 'Talento & Tenacia': formazione, crescita umana e personale, inserimento professionale. Un esempio coinvolgente per tutti i ragazzi di Montespaccato che sono tornati ad affollare come mai visto prima le tribune del Don Pino Puglisi”.

“La Regione grazie  all’Asilo Savoia sul Montespaccato  ha messo in campo un modello di gestione di una società sportiva ispirato ai  valori della partecipazione, dell’aggregazione, del rispetto delle regole. Non solo calcio quindi  ma integrazione, affermazione della cultura del rispetto e della lealtà sportiva - conclude Cioffredi - Una cultura dello sport ancorata a questi valori diventa parte di una più ampia cultura della legalità che si pone come vero e proprio antidoto  antimafia. Siamo felici perché abbiamo dimostrato che con la legalità si vince”.
 

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