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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Flop sharing, il Campidoglio ora vuole ridurre i monopattini: il 98% sono inutilizzati

Gli operatori si sono confrontati con il Campidoglio in previsione di un nuovo regolamento

Roma è la città con il maggior numero di monopattini nel paese. Secondo uno studio dell’agenzia Roma servizi per la mobilità, la capitale da sola assorbe quasi il 40% dei monopattini in sharing che sono presenti in Italia. Tanti, troppi rispetto al loro effettivo impiego.

Il nuovo regolamento

Per rivedere le modalità con cui disciplinare il ricorso ai mezzi in condivisione, il Campidoglio sta preparando un nuovo regolamento. Mira a ridurre il numero degli operatori della sharing mobilità, portandoli a tre per i monopattini ed altrettanti per le bici. Ma anche a tagliare, sensibilmente, la quantità di questi mezzi. L’obiettivo è infatti di passare da 14.500 a 9mila monopattini e da 12.500 a 9mila bici. Il motivo è stato chiarito, nel corso di un’apposita commissione, dall’assessore alla mobilità Eugenio Patanè.

Le percentuali sull'impiego dei mezzi in sharing

“Abbiamo una piattaforma che in tempo reale ci dà i dati su tutto l'utilizzo dello sharing, e per decidere dobbiamo partire dai numeri - ha premesso l'assessore Patanè - il problema principale è la funzione trasportistica, e in questo momento abbiamo in utilizzo 268 monopattini su 14.500, lo 2,03%, 428 bici su 12.500, il 6,73% 319 auto, il 20%, e per quanto riguarda gli scooter il 5%. A fronte di circa 24mila mezzi di sharing mobility ne abbiamo perciò in utilizzo in questo momento 1.200, il 5% complessivo”.

Poiché il ricorso allo sharing è invece un punto chiave “per passare da una città autocentrica all’uso il più possibile dell’intermodalità” ha ricordato Patanè, occorre “far sì che questa filosofia (lo sharing ndr) venga messa in pratica e sia efficiente”. Invece oggi, a dispetto di un numero esorbitante di monopattini e bici che si possono condividere, la Capitale continua ad avere un altro record: la maggiore concentrazione di auto per numero di abitanti. E questo, per l’amministrazione, rappresenta un problema.

Il flop dello sharing

Lo scarso ricorso ai mezzi in modalità sostenibile rappresenta, “una sconfitta mia, vostra (degli operatori ndr) e di tutti” ha dichiarato Patanè, visto che “in questo momento il 95% è fermo sulle nostre strade e sui nostri marciapiedi, con le scene e le fotografie che tutti conosciamo”. Una percentuale che è anche superiore se rapportata a quella dei soli monopattini, nei confronti dei quali l’impegno di regolamentarne la sosta, al netto dei maggiori controlli recentemente richiesti dal Campidoglio, non sembra sufficiente a garantire lo scopo. La città, nelle strade del centro, continua ad essere funestata dal posteggio selvaggio dei monopattini.

Una maggiore distribuzione dello sharing

Per affrontare il problema, e rendere più efficiente il ricorso allo sharing, sono varie le cose che l’amministrazione punta a realizzare. Oltre al taglio dei mezzi ed alla riduzione degli operatori, Patanè ha citato anche l’ipotesi di riorganizzare il servizio soprattutto fuori dal centro storico, per evitare l’attuale concentrazione nell’area Unesco. Nuove norme quindi che saranno contenute nel regolamento che dovrebbe essere approvato entro l’estate, per far sì che “dal primo gennaio del 2023 si possa iniziare un nuovo corso” ha aggiunto l’assessore. Il nuovo bando, infine, secondo l’attuale orientamento del Campidoglio, dovrebbe avere una durata triennale.

Gli operatori sulla questione parcheggi 

Nel corso dell’incontro organizzato dalla commissione mobilità sono stati ascoltati anche gli attuali operatori. Per Alessio Raccagna (Lime)  “Sul tema parcheggi, soprattutto in I Municipio, la soluzione è fare come a Parigi, Londra o Tel Aviv con la costruzione di un'infrastruttura dedicata, perché a oggi non c'è un'idea chiara di dove posizionare gli stalli dedicati”. Tema affrontato anche da Lorenzo Andraghetti di Tier Mobility, che, sempre in tema di stalli, ha ricordato come la questione sia stata risolta in altre città come Parigi o Londra con la costruzione di un'infrastruttura dedicata ai parcheggi ogni 150 metri. “Ci chiediamo quando e dove l'amministrazione individuerà questi parcheggi, ci auguriamo prima di avere il nuovo regolamento”. Ed in tal caso il tempo stringe visto che, secondo le previsioni dell’amministrazione, il regolamento sarà pronto infatti entro la prossima estate.

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