Monopattini, sui marciapiedi sono d'intralcio: “Senza regole è la giungla”
La presenza dei monopattini elettrici sui marciapiedi finisce per trasformarsi anche in una barriera architettonica. Piccolo (PD): "Basta girare per le strade di Roma per incontrare monopattini abbandonati ovunque al loro destino"
Monopattini lasciati sui marciapiedi, tra le fioriere, nei punti più improbabili. La convivenza con i mezzi di micromobilità elettrica, arrivati lo scorso maggio nella Capitale, si sta facendo complicata.
I monopattini sui marciapiedi
Gli incidenti avvenuti negli ultimi mesi e le sanzioni elevate a chi utilizza in maniera inadeguata il veicolo elettrico, magari per trasportarvi un secondo passeggero, sono soltanto una parte del problema. Una delle criticità che viene più frequentemente segnalata, riguarda infatti il posizionamento di questi mezzi di micromobilità. Il flusso libero, per sua natura, non prevede la presenza di rastrelliere. Il risultato però è che, sempre più spesso, i monopattini vengono lasciati in maniera a dir poco inopportuna.
Involontarie barriere architettoniche
"Basta girare per le strade di Roma per incontrare monopattini abbandonati ovunque al loro destino” ha fatto notare la consigliera democratica Ilaria Piccolo. Senza rendersene conto, in casi tutt’altro che infrequenti, finiscono per trasformarsi in vere e proprie barriere architettoniche. Sui marciapiedi “risultano particolarmente pericolosi – ha sottolineato Piccolo – perché intralciano il percorso, rendendolo problematico soprattutto per chi ha difficoltà a deambulare, per gli ipovedenti, le mamme con il passeggino e le carrozzine delle persone con disabilità”.
L’impegno dei quattro operatori che, per migliorare il servizio, hanno incaricato appositi operatori alla sistemazione dei monopattini, non sembra per ora sufficiente. “I micro veicoli elettrici si trovano spesso riversi a terra sui marciapiedi e nelle strade, financo sulle strisce pedonali e occupano gli spazi piu' insensati: fioriere, parcheggi per le auto, passaggi pedonali, semafori, spesso gettati alla rinfusa e senza alcun controllo”.
Servono nuove regole
La Sindaca a fine giugno aveva delle “iniziative per ricordare le regole che tutti dobbiamo rispettare”. Non è chiaro che fine abbia fatto quell’intenzione. Nel frattempo però si registrano frequenti segnalazioni di monopattini lasciati in punti che creano intralcio. “Siamo alla giungla in una città senza regole all'insegna della noncuranza e del degrado. Una deregulation che deturpa la città e mette a rischio la sicurezza dei cittadini creando ostacoli ai pedoni e agli automobilisti”.
Un campanello d'allarme
Gli altri esperimenti di mezzi in condivisione a "flusso libero" nella Capitale non hanno avuto particolare fortuna. E le “aree no lock” previste dagli operatori, per evitare l’abbandono dei veicoli elettrici davanti ai monumenti, per quanto rappresentino un’apprezzabile novità, non sembra sufficiente. Il campanello d’allarme continua a suonare. Diventa difficile ignorarlo.