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Rifiuti, dalla Regione via libera alla modifica del Piano-Polverini: "Differenziata al 65%"

Il provvedimento è stato approvato dalla Commissione Ambiente e ora dovrà passare dal Consiglio. Abolito lo scenario di controllo

Via libera alla modifica del Piano di gestione rifiuti regionale. Abolito lo scenario di controllo e obiettivo 65% di raccolta differenziata. Lo ha deciso la commissione Ambiente del Consiglio regionale del Lazio presieduta da Enrico Panunzi (Pd). A favore del provvedimento hanno votato i consiglieri di Pd, Per il Lazio, Lista Zingaretti, M5S e Fratelli d'Italia. Astenuti solo i consiglieri Pdl. Il provvedimento è pronto per essere sottoposto all'esame dell'Aula per l'approvazione definitiva.

Lo stesso assessore ai Rifiuti Michele Civita ha spiegato: “Con questa delibera vogliamo dare un segnale forte alle amministrazioni locali, ma anche alle forze sociali: il nostro obiettivo è raggiungere il 65 per cento di raccolta differenziata, come stabilito dalla legge nazionale”.

Oltre all'aumento della raccolta differenziata, si è deciso anche di abolire il cosiddetto scenario di controllo introdotto nel Piano rifiuti dall'amministrazione Polverini e da sempre criticato dai partiti che nella precedente legislatura stavano all'opposizione. Lo scenario di controllo era infatti una sorta di piano b che stabiliva le azioni in caso di 'fallimento' in campo di diminuzione della produzione di rifiuti e di aumento di differenziata: “Prevedeva infatti un aumento della quantità di rifiuti prodotta e un aumento molto lento della raccolta differenziata (0,9 per cento ogni anno)” ha proseguito Civita.

“In realtà i dati dell'Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale (Ispra) ci dicono che i rifiuti dal 2011 al 2012 sono diminuiti (da 3 milioni e 315mila tonnellate a 3 milioni e 201mila) e la raccolta differenziata è cresciuta dal 16,5 per cento del 2010 al 22,1 del 2012. Le stime pessimistiche contenute in questo 'piano b', insomma, sono state smentite e quindi, anche accogliendo il quesito referendario proposto dai movimenti dei cittadini, proponiamo di abolirlo del tutto. E con esso anche le relative previsioni di nuovi impianti'”. L'assessore ha quindi spiegato di voler “indirizzare tutte le risorse per aiutare i Comuni a raggiungere il 65 per cento di differenziata. A partire da Roma, dove viene prodotta più della metà dei rifiuti dell'intera regione e dalla sua provincia”.

Ultimo punto: “Nella delibera, infine, è previsto un monitoraggio attento dei flussi dei rifiuti, in maniera da arrivare, penso a novembre, a una modifica complessiva del piano stesso, basata sulla Valutazione ambientale strategica”.  

Sulla questione rifiuti il capogruppo del Pd al consiglio regionale Marco Vincenzi offre qualche numero dell'azione di governo di Zingaretti: “Una nuova politica dei rifiuti nella nostra regione, finanziata dall'Amministrazione Zingaretti con 150 milioni di euro dei quali 70 milioni circa destinati alla Capitale, per far decollare il porta a porta e avviare finalmente anche nel Lazio un ciclo virtuoso in grado di trasformare i rifiuti in risorsa, come avviene nelle realtà più innovative e dinamiche del nord Italia” ha dichiarato. "Con questo provvedimento - prosegue Vincenzi - la Giunta è nelle condizioni di poter rideterminare gli impianti di trattamento dei rifiuti nella nostra regione, rispetto al precedente Piano della Polverini, attraverso la procedura di Valutazione Ambientale strategica. Una tappa importante sul sentiero intrapreso dall'Amministrazione Zingaretti per far uscire definitivamente la nostra regione dalla situazione di emergenza ereditata”.

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