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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica Flaminio / Piazzale di Ponte Milvio

Alemanno contro la rimozione dei lucchetti a Ponte Milvio: “Chiedo a Moccia”

Il consiglio del Municipio 20 decide di rimuovere i famosissimi lucchetti dal Ponte, ma interviene Alemanno per salvare la tradizione: "Sento Moccia per una soluzione"

Non c'è pace per i lucchetti d'amore di Ponte Milvio che, ancora una volta, rischiano di essere rimossi per decisione municipale. Da quando i cuori degli adolescenti sussultarono all'idea del pegno proprio amore immortalato da un lucchetto appeso a Ponte Milvio, la moda mocciana è dilagata mietendo già alcune vittime. Vittime come i lampioni ingenuamente pensati solo per illuminare e non per sostenere il peso di tanto amore.

Non solo, ne fanno le spese anche alcuni monumenti, ma soprattutto altri ponti della città che vengono utilizzati come surrogato, forse più a portata di mano, di Ponte Milvio. Ora però la tradizione mocciana sembra di nuovo in pericolo, visto l'ennesimo polverone sui lucchetti di Ponte Milvio, su cui soffia la voce del consiglio del Municipio 20 che vorrebbe definitivamente rimuoverli.

Con buona pace di Moccia e degli innamorati i lucchetti sembravano destinati alla rimozione, ma l'intervento di Alemanno in persona ha ridato la speranza. Il sindaco ha chiesto al presidente del Municipio Gianni Giacomini di attendere prima di attuare la rimozione dei lucchetti. Il motivo? Lo spiega Alemanno stesso: “Vorrei infatti avere il tempo di sentire l'autore dei romanzi che hanno lanciato la moda dei lucchetti, Federico Moccia, per vedere se è possibile trovare un'alternativa a questa che è ormai diventata una usanza romana e non solo per gli innamorati."

A Federico Moccia sembra destinato il compito di salvare le promesse d'amore dei più giovani romani e di quanti ci vengono anche da fuori per appendere il loro lucchetto. L'amore in salvo, ma il decoro urbano? In questo campo sono ancora da capire quali saranno le mosse del municipio e, soprattutto del Campidoglio.

Infatti è proprio sul decoro che si gioca la nuova “campagna interventista del comune”: è di ottobre scorso, per esempio, l'operazione che ha visto la rimozione dei lucchetti dai luoghi che non fossero Ponte Milvio perché, come spiegò allora l'assessore Marco Visconti: “C'è una battaglia per il decoro. Rispettiamo la tradizione, ma non possiamo tollerare che la città venga invasa da questa ferraglia che va a deturpare un patrimonio storico-artistico inestimabile  monumenti, opere d'arte, gioielli architettonici, come ad esempio Ponte Sant'Angelo, Fontana di Trevi o Villa Borghese, meritano il massimo rispetto e non devono essere soffocati dal metallo."

Oltre ai lucchetti sparsi per la città il sindaco, in nome del decoro, ha fatto ripulire scritte dai muri e ha mosso guerra ai cartelloni pubblicitari abusivi promuovendo, dopo lo scandalo “cartellopoli”, la rimozione degli impianti abusivi. L'impegno e la comunicazione del sindaco su questo aspetto sono talmente forti e vivaci da far ipotizzare anche un avvicendamento in Campidoglio tra Bordoni e la Lucarelli proprio in nome del decoro e contro l'affaire Cartellopoli.

Tornando al decoro, quello più sentimentale e di mocciana tradizione, l'intervento del sindaco fa tirare un sospiro di sollievo agli amanti dei lucchetti di Ponte Milvio, resta da vedere cosa farà il municipio 20 e quindi scoprire cosa suggerirà Federico Moccia.
 

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