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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Rifiuti, il ministro risponde all'allarme di Marino: "No allo scaricabarile"

Galletti ha convocato gli enti locali coinvolti: "Ho intenzione di chiarire quali sono gli ostacoli mettendo ciascuno di fronte alle proprie responsabilità"

"L'sos lanciato oggi dal sindaco Marino non rimarrà senza risposta. Ma no allo scaricabarile". Il ministro all'Ambiente Gian Luca Galletti risponde al primo cittadino della Capitale che ieri aveva paventato l'emergenza rifiuti. "Tra qualche giorno non saprò più dove mettere l'immondizia" aveva detto Marino. Al centro delle richieste del sindaco, la nomina di un commissario governativo per la gestione dei rifiuti romani, in particolare in merito agli impianti di trattamento del Colari di Manlio Cerroni bloccati da un'interdittiva scattata nell'ambito dell'inchiesta sul sistema rifiuti nel Lazio. Gli impianti oggi lavorano grazie a un'ordinanza non prorogabile emessa dal sindaco che scade il prossimo 26 maggio.

IL MINISTRO - "Seguo con la massima attenzione e preoccupazione la situazione dei rifiuti di Roma che le istituzioni locali non sono riuscite ad affrontare e risolvere" afferma in una nota il ministro. "Ho intenzione di chiarire con Comune, Provincia e Regione quali sono gli ostacoli che impediscono la soluzione della questione, utilizzando i poteri ordinari e straordinari che la legge attribuisce loro. Intendo chiarire, quindi, cosa potrebbe e dovrebbe fare il commissario, reiteratamente invocato, che il sindaco o il presidente della Regione non possono già fare" ha spiegato il ministro che fino ad ora si è dimostrato contrario all'ipotesi di un ennesimo commissariamento. "L'emergenza rifiuti nella Capitale è una lunga vergogna politica per tutto il Paese che pesa sulle amministrazioni di oggi e su quelle di ieri, al di là delle eventuali responsabilità penali che sarà la magistratura a giudicare".

L'INCONTRO - Il ministro ha deciso di convocare le parti interessate "mettendo ciascuno di fronte alle proprie responsabilità e non accetterò scaricabarile su un tema che è di piena e completa competenza regionale e comunale, in cui il Governo può intervenire solo dinanzi ad una grave resa politica e amministrativa, ad una dichiarazione di impotenza e incapacità di chi è tenuto 'ex lege' ad affrontarlo e risolverlo".

IL SINDACO - Il sindaco Marino ha accolto con favore il confronto annunciato dal ministro e rivendicato il merito di aver chiuso la storica discarica di Malagrotta. “E' importante che il Ministro abbia compreso l’urgenza e la gravità della situazione rifiuti a Roma. Dopo novanta giorni dal mio insediamento, con il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, abbiamo chiuso la discarica di Malagrotta dove tutti i rifiuti venivano smaltiti da decenni con grave danno sanitario e ambientale" ha scritto in una nota. "Si tratta di problemi creati in passato e che questa città sta, solo da nove mesi, risolvendo. Roma, dopo la chiusura di Malagrotta, vuole con determinazione compiere passi certi verso una gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti nel pieno rispetto della legalità. Vogliamo un ecodistretto invece di un grande buco per l’immondizia, vogliamo trasformare un problema in una risorsa economica. Ben venga dunque il confronto fra le istituzioni coinvolte”.

CONSIGLIERI - Per il capogruppo del Partito Democratico capitolino Francesco D'Ausilio "le preoccupazioni del sindaco vanno condivise" scrive in una nota. "Non si pensa di chiedere poteri straordinari per risolvere i problemi che, in via ordinaria, devono essere affrontati dagli Enti locali per chiudere e gestire correttamente il ciclo dei rifiuti. Chiediamo, quindi, di concordare con tutte le Istituzioni, ed in primo luogo con il Governo, strumenti e modalità che ci aiutino ad affrontare questa situazione eccezionale". Attacca invece l'opposizione capitolina: "Marino inchiodato alle sue responsabilità dal ministro Galletti. Non è raccontando balle, come quella di aver chiuso Malagrotta, che può fregiarsi di aver fatto qualcosa sul tema rifiuti. L'unico atto concreto che ricordiamo tutti, purtroppo, è la kermesse farsesca su Falcognana, portata avanti con il suo compagno di partito Zingaretti".

EMENDAMENTO - Intanto alla Camera nell'ambito della discussione del decreto Salva Roma ter è stato approvato un emendamento del Pd che "ripristina il contributo statale di 28,5 milioni di euro per sostenere la raccolta differenziata dei rifiuti a Roma" spiega il deputato Marco Causi, capogruppo Pd in commissione Finanze a Montecitorio. "Le commissioni Bilancio e Finanze hanno approvato poco fa la proposta del Pd per reintrodurre il contributo".

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