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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Militare accusato di aver violentato la figlia, la ministra Trenta: "Indegno di essere chiamato uomo"

Il commento alla notizia dell'arresto dell'uomo, denunciato dalla figlia 16enne per anni di violenze sessuali subite

Una storia "sconvolgente", "brutale". Il militare che avrebbe abusato sessualmente della figlia minorenne "non è degno di indossare l'uniforme, nè di essere chiamato uomo". Sono parole della ministra della Difesa Elisabetta Trenta, che ha commentato l'arresto del 45enne di Anzio, comune del litorale. L'uomo è stato denunciato dalla figlia di 16 anni che ha trovato con il tempo il coraggio di raccontare quanto subito dal padre. Militare in servizio dell'Esercito italiano, è stato arrestato ieri dalla polizia, e subito trasferito nel carcere di Velletri a disposizione dell'autorità giudiziaria.

"Non voglio dire altro, solo esprimere la mia vicinanza alla ragazza e stringerla in un grande abbraccio" ha dichiarato la ministra. "Lo Stato Maggiore dell'Esercito provvederà quanto prima a prendere le opportune misure nei confronti del soldato arrestato. Un soggetto del genere non è degno di indossare l'uniforme, nè di essere chiamato uomo". Già nelle scorse ore era arrivato il commento di "sdegno" dello Stato maggiore della difesa. 

"Il militare coinvolto si è macchiato, laddove le attività di indagine lo confermassero, di un comportamento riprovevole, immorale e inaccettabile, ancor più aggravato per uomini e donne che indossano l’uniforme e rappresentano lo Stato" è scritto nella nota stampa. "Confermando totale disapprovazione e pieno rigore nel perseguire i comportamenti che violano i principi e i valori su cui si fonda l’Istituzione e assicurando la massima collaborazione e trasparenza con gli organi inquirenti, l’Esercito ha già avviato tutte le procedure per l’immediata sospensione del militare dal servizio". 


 

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