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Migranti, Ferrovie su piazza Maslax: "Ok a concessione ma solo su richiesta del Comune"

Invece a richiedere lo spazio per la realizzazione di un punto di accoglienza sono stati i volontari di Baobab Experience, forti di oltre 17mila 500 firme. Il 7 agosto sit in in Campidoglio

Pronti a valutare ma solo insieme agli enti locali e alle forze di pubblica sicurezza, attori preposti per legge alla gestione delle emergenze sociali. Ferrovie dello Stato si dice disponibile alla concessione dello spazio di piazzale Maslax ai volontari dell'ex Baobab ma non senza un'esplicita richiesta del Comune di Roma, e un progetto fatto di modalità, tempi e iniziative condiviso con le istituzioni. E' in estrema sintesi la risposta dell'azienda pubblica, che gestisce, tra i tanti scali ferroviari del Paese anche la stazione Tiburtina e spazi adiacenti, ai volontari di Baobab Experience, e alla lunga missiva che chiedeva la concessione del parcheggio inutilizzato sul lato est dello scalo. 

Una settimana fa la richiesta all’ad Roberto Mazzoncini, dopo la raccolta di oltre 17.500 firme, per un confronto sull’ipotesi di utilizzo del piazzale. Qui, ancora oggi, vivono più di duecento migranti, assistiti unicamente dai volontari dell'ex Baobab con pasti caldi e tende per la notte. In gran parte di origine eritrea e in attesa del ricollocamento europeo, per loro Roma non ha posto nei circuiti ufficiali di accoglienza. Vivono "in condizioni non degne di un paese che voglia definirsi civile", minacciati dai continui sgomberi delle forze dell'ordine. Da qui l'appello dei volontari alle Ferrovie per la cessione del piazzale e il suo utilizzo ufficiale per la realizzazione di un punto di accoglienza ben strutturato. 

Ma la risposta è chiara: "Su questi temi ci dobbiamo attenere alle decisioni di sistema delle Istituzioni, per evitare sconfinamenti e sovrapposizioni di ruoli e competenze in campi non nostri, che hanno già per la normativa vigente allocazioni precise di aree di responsabilità" si legge nella lettera. "Qualora il Comune di Roma richiedesse di nuovo tali spazi potremmo valutare con l’assessorato alle politiche sociali modalità, tempi e iniziative, tenendo presente e coniugando, come abbiamo sempre fatto, gli interessi del Gruppo FS Italiane, dei nostri clienti, dei cittadini, delle persone da accogliere". Come già fatto nel 2015, quando a Tiburtina venne allestita una tensostruttura per fronteggiare l'emergenza migranti di allora. O come quando venne ceduto in comodato d'uso gratuito l'ex Ferrhotel, proprio per i profughi "transitanti" da Roma, che ancora però non è utilizzabile. Forse - stando alle ultime comunicazioni del Campidoglio - entro l'anno. 

"Pronti alla protesta"

Dunque la palla passa necessariamente all'amministrazione Raggi. E i volontari proseguono la lotta. "Lunedì 7 dalle 17.00 saremo sotto al Campidoglio, per chiedere alla sindaca Virginia Raggi, al presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti e alla prefetta Paola Basilone di scegliere da che parte stare: possono decidere di raccogliere l'invito e garantire un presidio umanitario ai migranti di Roma oppure possono voltarsi dall'altra parte e far finta di non aver né visto né ascoltato la situazione in cui queste donne e uomini sono costretti a vivere.

Il presidio che potrebbe nascere a Piazzale Maslax, coinvolgerebbe diverse associazioni umanitarie e sarebbe a costo zero per le casse pubbliche. Diventerebbe un posto aperto alla cittadinanza: un luogo dove migranti e residenti possano incontrarsi, conoscersi ed aiutarsi, come da sempre succede tra esseri umani".

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