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Coronavirus, la Prefettura cerca a Roma una struttura per la quarantena dei migranti: ecco il bando

Si tratta di 50 posti da trovare sul territorio della provincia di Roma. Circa 130mila euro la stima a base di gara per i servizi di accoglienza

La Prefettura cerca una struttura per migranti in quarantena, locali dove possano trascorrere i 15 giorni di isolamento previsti dal protocollo sanitario nazionale sul coronavirus. Del 27 luglio l'avviso pubblicato sul sito del ministero dell'Interno, riguardante il territorio della provincia di Roma. La manifestazione d'interesse, rivolta a operatori privati, riguarda 50 posti letto dove far alloggiare gli stranieri arrivati sul territorio, positivi al covid o sospetti tali per contatti avvenuti con contagiati, e costretti quindi in isolamento domiciliare. 

"Il servizio di accoglienza riguarderà migranti, i quali, per varie ragioni e in osservanza delle misure governative di contenimento e contrasto alla diffusione di COVID-19, devono trascorrere il prescritto periodo di isolamento obbligatorio. Pertanto le strutture proposte dovranno consentire l'accoglienza in camere singole" si legge negli allegati del bando. 

L'importo stimato a base di gara, variabile in sede di convenzione con il soggetto prescelto, per una durata di tre mesi è di 130mila e 500 euro. Comprende il servizio di assistenza generico alla persona, sociale, psicologico e sanitario. Poi c'è la copertura economica per i kit con il vestiario e i prodotti per l'igiene personale per un totale di 45mila euro. E 12mila 750 euro, non soggetti a ribasso, per la fornitura del cosiddetto pocket money (2,50 euro per ogni ospite al giorno) e la tessera telefonica da 5 euro.

I flussi migratori nel Paese e il rischio contagio

Una questione quella dei flussi migratori che si è riaperta nell'ultimo mese, con il flusso di sbarchi dal nord Africa sulle coste italiane tornato a intensificarsi dopo i mesi di lockdown. Un aumento notevole degli arrivi, se guardiamo ai dati del 2019 e del 2018. Nel mese di luglio in chiusura, secondo i dati del Viminale, sono sbarcate sulle coste siciliane in tutto 5.278 persone, contro le 1.088 del 2019 e le 1.969 del 2018. Dati comunque inferiori al picco della crisi migratoria che si registrò nel Paese tra il 2014 e il 2016. 

In parallelo le preoccupazioni riguardano anche un possibile incremento del contagio da covid-19. I casi di importazione già preoccupano diverse aree del Paese, Lazio compreso, in special modo per chi proviene dal Bangladesh dove la pandemia è esplosa di recente. Anche se i casi di positivi registrati fin'ora tra gli sbarchi di luglio sono pochi rispetto agli arrivi.

Non c'è un dato ufficiale. Il 20 luglio in occasione di una visita del ministro dell'interno Luciana Lamorgese a Lampedusa il prefetto di Agrigento parlò di un solo positivo su 1487 test sierologici effettuati sui migranti. Di numeri bassi ha parlato anche Matteo Villa, ricercatore dell'Ispi (Istituto per gli studi di politica internazionale), in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera: "Tra chi è arrivato regolarmente e quanti sono sbarcati autonomamente la percentuale dei positivi è dell’1,5%". E ancora: "Negli ultimi 31 giorni sono sbarcati 99 migranti positivi al coronavirus, 3,3 al giorno".

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