Migranti, verso il corteo del 17 dicembre: "Raggi acceleri su hub dell'accoglienza"
Gli attivisti di Baobab Experience e di altre realtà associative del Terzo Settore presentano la manifestazione di sabato, un corteo per i diritti dei migranti
Un grazie di cuore a don Paolo Lojudice, vescovo di Roma per il settore Sud, per il messaggio di solidarietà rivolto a migranti e volontari. E un invito all'amministrazione Raggi per stringere i tempi sull'hub di accoglienza promesso. Gli attivisti di Baobab Experience tornano a parlare alla stampa da piazzale Spadolini, lato est della stazione Tiburtina. I migranti transitanti sono stati spostati nel centro della Cri (Croce Rossa Italiana) di via del Frantoio, dopo settimane di pressing sul Campidoglio. Ma la soluzione è temporanea. E comunque il posto non è per tutti.
"Qui abbiamo ancora una quindicina di persone. La paura è che con le procedure di relocation così lente, il sistema si inceppi nuovamente e si torni presto sul marciapiede" spiega Andrea Costa, di Baobab Experience, a Tiburtina insieme a un nutrito gruppo di associazioni del Terzo Settore e centri sociali (Action Diritti in Movimento, Arci Roma, Associazione Culturale Laura Lombardo Radice, CGIL di Roma e del Lazio, CSOA La Strada, Studenti Indipendenti - LINK, Miseria Ladra - Gruppo Abele/Libera). All'assessore al Sociale, Laura Baldassarre, si torna a chiedere quella struttura "modello Milano" che faccia da primo punto di accoglienza, un centro informativo innanzitutto, un campo all'occorrenza se si dovesse ripiombare in emergenza.
"Il nostro auspicio è che non ci si ritrovi a primavera ancora nella stessa situazione. Sarebbe il terzo anno" prosegue Costa, che punta il dito in generale sul sistema di accoglienza romano. Anche su quei centri fuori Roma sparsi nel territorio della Provincia, dove "non ci sono cure sanitarie sufficienti, assistenza legale, mediatori culturali". Gli stessi temi verranno denunciati ancora una volta durante il corteo di sabato 17 dicembre. Da piazza della Repubblica a piazza Madonna di Loreto passando per via Cavour e via dei Fori Imperiali. Tra i soggetti aderenti Amnesty International-Italia e Medici senza Frontiere. Lo slogan: "Proteggiamo le persone, non i confini".
