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Natale con la metro chiusa alle 13: blog, social e politici se ne accorgono quattro giorni dopo

Pioggia di polemiche per la chiusura della metropolitana il 25 dicembre. Ma la decisione è la stessa da anni, e comunicato da Atac già la settimana prima delle feste

Indignati blogger e social network, senza parole politici che sedevano tra gli scranni dell'opposizione. Eppure non è una novità: la metropolitana di Roma il giorno di Natale è a mezzo servizio. Chiude alle 13, e Atac lo ha comunicato con cinque giorni di anticipo. Stesso orario l'anno scorso, con l'ex giunta Marino. Stesso orario da anni ma con diversi sindaci. Rutelli, Veltroni, Alemanno. La metro il 25 dicembre ha sempre chiuso le porte alle 13. 

Si può discutere dell'appropriatezza del provvedimento, e alimentare confronti più che legittimi con le grandi capitali europee. Si può rinverdire l'eterna rivalità con Milano. Nel capoluogo lombardo, l'ultima corsa è alle 19 e 30. Lo si può fare immediatamente dopo la comunicazione della municipalizzata, fatta il 21 dicembre, magari chiedendo per tempo una rimodulazione degli orari. E invece si preferisce cadere dalle nuvole, come se la decisione fosse arrivata sotto l'albero a rovinare il Natale di romani e turisti.

Puntuale, alle 10 del 25 dicembre, il blog Roma fa Schifo fa partire il malcontento, non senza provocazioni. "Noi siamo semplicemente senza parole. Ma siamo gli unici: per tutti i cittadini normali questo è normale, no ribellioni, no proteste, no scandalo da parte degli (ex) consiglieri comunali di qualsivoglia schieramento. È normale: deve essere così". No, non sono gli unici. Gli utenti si accodano e gridano allo scandalo. "E' una vergogna", "vivo ad Amsterdam e oggi come ieri i mezzi pubblici girano regolarmente fino alla 24,30", e ancora "solo in questa città accade una cosa del genere". Anche il mondo politico cavalca la rabbia da tastiera. 

Alessandro Onorato, della lista Marchini, scrive: "Oggi metro chiuse dalle 13 e autobus scomparsi tra le 13 e le 16.30. Turisti senza parole. Roma Capitale del terzo mondo". "Noi romani non ne possiamo più. Chi non vuole lavorare lasci il lavoro a chi ha più voglia e nel frattempo il Commissario Tronca licenzi i dirigenti Atac che non sono in grado di far girare metro e autobus. #‎BuonNatale". 

Sulla stessa linea anche i Cinque Stelle: "Quanto accaduto oggi è inaccettabile, in nessuna città europea ma neanche nelle altre città italiane la metropolitana ha interrotto il servizio alle 13. È assurdo, considerati anche gli altissimi livelli di inquinamento che stanno affliggendo la nostra città in questi giorni" tuona indignato l'ex consigliere, Enrico Stèfano, che però spezza una lancia nei confronti dei lavoratori. La colpa, sia chiaro, è della dirigenza. 

"Il mio post vuole mettere in risalto un aspetto evidente: applicando orari di questo tipo non si fa altro che prestare il fianco a chi dice che Atac non funziona e va chiusa. È un post contro chi "decide" (Dirigenza Atac, Agenzia Mobilità, Amministrazione Capitolina) non contro chi "esegue". L'affermazione trova seguito nei commenti al post, dove c'è chi sottolinea come la responsabilità non sia neanche dei vertici aziendali. 

"La quantità e la qualità di servizio viene decisa dalla politica che da mandato a Roma Servizi per la Mobilità di pianificare in base alle richieste. Infine ci sono i vettori Atac e Roma TPL che erogano il servizio - scrive Francesco - in teoria lo devono erogare esattamente così come gli viene chiesto dal Comune e da Roma Servizi per la Mobilità, in pratica viene erogato al meglio delle possibilità, quindi al netto della capacità industriale, della forza lavoro disponibile, e dei fattori ambientali (percorsi, traffico, preferenziali ecc). Non è quindi Atac a decidere cosa e quanto, al massimo la sua capacità decisionale può influire sul come".

E ancora: "Fermi tutti. State interpretando la situazione di Roma e del servizio svolto a Natale come vorrebbero che fosse fatto dai blogger che vedono nel personale operativo di Atac il male assoluto di Roma. Sono anni che funziona così. Giusto? Sbagliato? Il punto è sempre il solito: non ci sono risorse, materiali e umane per espletare il servizio degno di Roma, ma questo non solo a Natale...ma anche in altri periodi dell'anno". 

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