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Metro C, il M5s accelera su stazione Venezia: "Progetto entro maggio". Ma è polemica dalle opposizioni

I grillini assicurano che il progetto arriverà in primavera sul tavolo del Mit. Dal Pd alla Lega: "Solo chiacchere, sono ancora in alto mare"

Prende forma la futura stazione Venezia della linea C della Metropolitana di Roma, il cui progetto sarà presentato al Mit tra circa tre mesi, entro maggio. La fermata avrà due uscite sicure, una a piazza Madonna del Loreto, che incorporerà i resti dell'auditorium di Adriano, e l'altra all'angolo tra piazza Venezia e via del Plebiscito. Una terza uscita potrebbe essere realizzata nei pressi di piazza San Marco, sotto cui nascerà in futuro la stazione Venezia della linea D. 

In più sarà realizzato un tunnel sotterraneo che collegherà Palazzo Venezia all'Altare della Patria passando in uno spazio espositivo. A parlarne, questa mattina nel corso di una riunione della commissione Mobilità è stato il responsabile del progetto per Roma Metropolitane, Andrea Sciotti. 

"Le talpe ferme sotto via dei Fori - ha esordito - ripartiranno in tempi rapidi. Sono, invece, già attualmente in corso le attività di completamento delle indagini archeologiche per acquisire gli ultimi elementi sul definitivo di Venezia e le opere complementari. Al centro dell'aiuola centrale è allestito il campo prova per il congelamento del terreno. Entro maggio completeremo il progetto per la stazione e chiederemo il finanziamento all'interno del prossimo bando del Mit".

Sciotti ha poi precisato alcune caratteristiche della futura stazione. "La prima uscita sarà accanto all'auditorium di Adriano, che sarà coperto e valorizzato. La seconda sarà all'angolo tra Palazzo Venezia e via del Plebiscito. In più  la Soprintendenza ci ha chiesto un collegamento sotterraneo tra l'Altare della Patria e Palazzo Venezia. A livello -1 saranno realizzati spazi espositivi mentre l'atrio con i tornelli saranno a livello più basso. Inoltre lavoreremo alla predisposizione con la linea D". 

In tal senso la novità ha aggiunto Sciotti, è "l'ipotesi di una terza uscita a piazza San Marco da cui si potrà accedere alle due linee e anche al tunnel di collegamento tra i due musei". Appena consegnato il progetto di 'Venezia' al Mit, nella seconda metà del 2020 è previsto invece l'approfondimento tecnico sulla T2, ovvero la tratta Venezia-Clodio della linea C. 

"In estate - ha concluso Sciotti - si è conclusa la prima fase di project review con le attività propedeutiche sulle diverse soluzioni costruttive delle stazione, a partire da Chiesa Nuova. Va ancora deciso se posizionarla lì ma con una soluzione tecnologica differente o se spostarla verso piazza della Cancelleria e largo Argentina. Abbiamo definito con la Soprintendenza un nuovo piano di indagini archeologiche che costeranno 5-10 milioni. Inoltre è in corso la verifica del rapporto contrattuale con Metro C spa".

Opposizione all'attacco: "Tutte chiacchere"

Insomma, per il M5s e i tecnici ci siamo quasi. Di tutt'altro avviso invece l'opposizione: tante parole e pochi fatti quelli portati avanti dagli amministratori grillini. "Al di là di alcune dichiarazioni sulla metro C siamo ancora molto lontani dal definire qualsiasi prosecuzione" attacca in una nota il gruppo Pd capitolino. "Peraltro se non fosse stato per l'intervento del Ministero, i 5 stelle avrebbero consentito il tombamento delle talpe ed il fermo lavori. Ad oggi nessuna idea sul tavolo, come al solito la giunta Raggi sta ancora studiando e la città sta pagando a caro prezzo lo stage di questi improvvisati amministratori. Bozze. Solo bozze di tanti progetti, giusto quel che basta per avere due righe sul giornale e poter fare un post in cerca di like che sono ogni giorno di meno".

Stessi toni anche dalla Lega. "Abbiamo dovuto constatare che come al solito si sono fatte tante chiacchiere e bei castelli in aria, ma non si è giunti al vero vulnus della vicenda" denunciano in una nota il capogruppo Maurizio Politi e il consigliere Davide Bordoni. "Alla società, infatti, non è stata ancora affidata la revisione del progetto della stazione di piazza Venezia, contrariamente a quanto detto dall’Assessore Calabrese nei 10 minuti di presenza in sede di Commissione. Pertanto finché non interverrà una nuova deliberazione dell’Assemblea Capitolina non si potrà procedere con l’assegnazione e ovviamente con il finanziamento dell’opera. Il tempo passa, i cittadini aspettano e i lavoratori della Roma Metropolitane, già fortemente colpiti dallo stato di liquidazione societario, non ricevono rassicurazioni dalla Raggi e sono costretti ad ascoltare i voli di fantasia degli assessori senza ottenere una programmazione certa e risposte esaustive". 

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