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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

Metro C, accordo in bilico e gli stipendi non arrivano: "Cantieri fermi a oltranza"

Dopo un incontro con il Consorzio, i sindacati hanno occupato il cantiere di via dei Gordiani. Al contrario di quanto stabilito lo scorso 13 novembre in Campidoglio, non verranno anticipati i soldi per pagare gli operai

Si riaccende la protesta sulla metro C. I sindacati di categoria Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil al termine di una riunione tenutasi questa mattina con il Consorzio di imprese, hanno occupato il campo base di via dei Gordiani. Il general contractor, l'associazione di imprese che ha in consegna l'opera, formato da Astaldi, Ansaldo, Vianini, Ccc e Cmb, secondo quanto comunicato i sindacati, non anticiperà i finanziamenti alle imprese affidatarie per il versamento degli stipendi dei lavoratori, senza paga ormai dal mese di agosto. Secondo quanto si apprende, prima di sbloccare i finanziamenti si attende l'esito di ulteriori controlli sull'accordo. Una decisione presa in contrasto rispetto a quanto stabilito dall'accordo siglato in Campidoglio lo scorso 13 novembre al termine di una lunga giornata di protesta e di un incontro fiume tra i sindacati, il primo cittadino Ignazio Marino e gli assessori al Bilancio e alla Mobilità, Daniela Morgante e Guido Improta.

Braccia incrociate e cantieri nuovamente fermi. Questa volta i sindacati annunciano che la protesta andrà avanti a oltranza: “Proseguiremo domani e dopodomani ed ancora avanti, ad oltranza, fino a quando non saranno corrisposte le retribuzioni dovute” scrivono in un comunicato. “Nonostante, fino a ieri, gli stessi funzionari del Consorzio Metro C assicuravano alle organizzazioni sindacali che le operazioni di bonifico in favore dei lavoratori erano in corso”.

Come accaduto più volte nella storia degli ultimi mesi di questa infrastruttura, l'accordo tra istituzioni, sindacati e costruttori viene superato dai fatti. Con l'intesa del 13 novembre scorso infatti il Campidoglio forniva le garanzie per lo sblocco dei pagamenti, per portare a termine l'infrastruttura fino a San Giovanni, entro la fine del mese e il consorzio Metro C anticipava i soldi alle imprese per pagare gli stipendi ai lavoratori. In seguito a tale incontro la giunta capitolina aveva approvato una delibera con cui spostava le competenze sulla convenzione tra Roma Capitale e Roma Metropolitane per i lavori della linea C dalla Ragioneria generale e dall'assessorato al Bilancio, che non hanno mai dato il via libera allo sblocco dei fondi perché preoccupati per un possibile danno erariale derivante dall'accordo, a quello alla Mobilità e Trasporti di Guido Improta. Qualche giorno dopo, come diffuso dalle pagine di Repubblica, l'assessore e magistrato della Corte dei Conti Morgante ha però scritto una lettera al ragioniere generale Maurizio Salvi mettendolo il guardia dal firmare mandati di pagamento definendo la procedura “illegittima”.

Solo ieri, al termine di un incontro con il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, il sindaco Marino aveva fornito ulteriori garanzie sulla Grande Opera. "Siamo nelle condizioni di garantire che il 15 dicembre partirà il pre-esercizio e quindi così come la legge prevede il ministro ha confermato che sbloccherà a Roma i 300 milioni per realizzare il tratto Colosseo-Venezia della Metro C".

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