rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Metro C, lavoratori pronti alla protesta: "Cassa integrazione prorogata e nessuna certezza su futuro dell'opera"

La mobilitazione è fissata dai sindacati Filca Cisl, Fillea Cgil e FenealUil per il 2 luglio

Protesta in arrivo per i lavoratori della metro C. I sindacati FenealUil di Roma, Filca Cisl di Roma e Fillea Cgil di Roma hanno dichiarato all’unanimità lo stato di agitazione e indetto una manifestazione per giovedi 2 luglio alle 14 in piazza del Campidoglio. 

Chiedono risposte immediate sulla ripartenza, per la ripresa dell’attività produttiva, e risposte certe sul futuro dell’opera, per la salvaguardia occupazionale dei dipendenti metro C e dell’intero indotto, oltre che per la mobilità dei romani. 

“Dalla parte politica e dai dirigenti capitolini” dichiarano Filca Cisl di Roma Fillea Cgil di Roma e FenealUil di Roma, 

"Manca la volontà politica da parte della politica e dei dirigenti capitolini di assumere posizioni chiare e certe nei confronti dei lavoratori ma anche della cittadinanza che ha bisogno di un'opera fondamentale per la mobilità.  Sono anni che come federazioni di categoria chiediamo un confronto che viene sistematicamente negato. 

"Il 16 giugno la società Consortile Metro C (il contraente generale che sta realizzando la terza linea metropolitana di Roma) ha informato i sindacati e le Rappresentanze Sindacali Aziendali che nuovi problemi determinavano ancora una volta il fermo delle attività e che la possibile ripresa delle lavorazioni, non era più prevista per il 27 giugno, data di ultimazione della Cassa integrazione guadagni ordinaria". Già, perché le talpe che stanno scavando il tunnel che porta dai Fori Imperiali a piazza Venezia, sono ancora ferme in attesa delle ultime carte dal Campidoglio.  

Metro C ha comunicato ai lavoratori l'intenzione di prograre ulteriormente la Cassa per altre 13 settimane a partire dal 29 giugno. "I lavoratori sono stanchi e preoccupati per il loro futuro anche perché l’incertezza delle scelte politiche ed amministrative fanno presagire che l’unica sicurezza all’orizzonte sembra essere l’apertura di una procedura di licenziamenti" commentano i sindacati. 

"Non vogliamo diventare vittime di una campagna elettorale, perché tale immobilismo porterebbe ad un aumento della disoccupazione. Ora siamo stanchi delle promesse e vogliamo atti concreti, chiediamo risposte certe sul futuro del proseguimento dell'opera, per la salvaguardia occupazionale dei dipendenti metro C e dell’intero indotto, oltre che per la mobilità dei cittadini romani". 
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Metro C, lavoratori pronti alla protesta: "Cassa integrazione prorogata e nessuna certezza su futuro dell'opera"

RomaToday è in caricamento