rotate-mobile
Politica

Metro C, dietro l'assenza dei fondi la mancanza di progetti di Comune e Roma Metropolitane

Dopo le polemiche per la bocciatura dell'emendamento che prevedeva lo stanziamento di nuovi fondi per l'opera, le dichiarazioni di Bruno Astorre (Pd) membro della Commissione Trasporti di Palazzo Madama

"Non sarà certo la bocciatura di un emendamento alla manovra finanziaria a bloccare la realizzazione della Metro C, che peraltro con lo stanziamento di ulteriori 4,6 miliardi (perché di tanto parliamo) sarebbe diventata la metropolitana più costosa al mondo. E con questo rassicuro tutti, compresi i comitati dei cittadini che tanto si battono per una città più all'avanguardia e di respiro europeo". Così il segretario del Pd Lazio, senatore Bruno Astorre, membro della Commissione Trasporti di Palazzo Madama, cerca di rassicurare dopo ore di polemiche in Campidoglio per la bocciatura di un emendamento alla manovra di bilancio che avrebbe garantito lo stanziamento di 4,5 miliardi per proseguire con la terza linea metropolitana oltre piazza Venezia.

"Dopo i fondi stanziati dal Cipe, dallo Sblocca Italia, dal bilancio per il 2019 per completare la tratta fino a piazza Venezia sono necessari ancora 400 milioni, che saranno assegnati a seguito di richiesta, con presentazione del progetto definitivo, nell'ambito di un avviso già pubblicato dal Ministero Infrastrutture e Trasporti" spiega Astorre. "Più che dei finanziamenti, peraltro già stanziati, qualcuno dovrebbe preoccuparsi eventualmente dell'adeguatezza del livello di progettazione dell'opera. Il Ministero, e la Commissione Trasporti di cui mi onoro di far parte, sono al lavoro per realizzare le infrastrutture necessarie che miglioreranno la qualità della vita dei cittadini, e soprattutto - conclude - senza sprechi di risorse pubbliche". 

I fondi non arrivano senza un progetto definitivo per l'opera. Questo il senso del messaggio, dopo lo stop agli emendamenti presentati da M5s, Italia Viva e Fratelli d'Italia. Su tutte le furie per la bocciatura la sindaca Virginia Raggi, i sindacati e i comitati dei cittadini. Che contestano comunque la giustificazione di Astorre. 

"Peccato che ai sensi dei principi contabili degli enti locali (d.lgs 118/2011) non si può approvare un progetto definitivo, e a maggior ragione l'esecutivo (che ne rappresenta lo stadio successivo) in assenza di un finanziamento già definito" scrive su Facebook il gruppo 'Salviamo la Metro C'. "Citiamo, inoltre, i casi del prolungamento di M5 fino a Monza e della Linea 2 di Torino, finanziate rispettivamente nella Legge di Bilancio 2019 e nella Legge di Bilancio 2002. Cosa altro deve accadere, e cosa altro deve esser denunciato per chiedere le dimissioni almeno dalla Commissione Trasporti di questo senatore?". 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Metro C, dietro l'assenza dei fondi la mancanza di progetti di Comune e Roma Metropolitane

RomaToday è in caricamento