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La metro C lascia a piedi la periferia est: nuova bufera su Virginia Raggi e la gestione dei trasporti

Cronache di un lunedì di ordinaria follia per gli utenti dei mezzi pubblici. E poi la bagarre politica, le opposizioni contro Raggi e il Campidoglio contro i dipendenti Atac

La metro fuori servizio perché il numero di dipendenti Atac disponibile è insufficiente. Gli utenti infuriati e ammassati (in tempi di covid) su navette altrettanto insufficienti a garantire un trasporto sostitutivo. E poi una nuova bufera di polemiche contro la sindaca Virginia Raggi e una gestione dei trasporti giudicata inadeguata, Atac che avvia un'indagine interna per capire se le assenze dei lavoratori siano o meno regolari, il Garante degli scioperi che chiede chiarezza, un esposto in Procura del Codacons e il racconto dei sindacati, pronti invece a ricordare alla municipalizzata le falle di un organico sottodimensionato. Eccolo, in sintesi, il lunedì di ordinaria follia vissuto dalla Capitale e dagli utenti del suo trasporto pubblico. 

"Assenza di personale" e metro C fuori servizio

Tutto è iniziato questa mattina all'alba. Siamo nella periferia est della città. La metro C, centrale per la mobilità del quadrante, oggi non passa. Una pessima sorpresa e un pessimo inizio settimana per i passeggeri. In strada i bus ci sono ma sono pochi e insufficienti ad assorbire il carico normale dei treni. Da qui, il caos. Assembramenti e calca per prendere i bus sembrano far dimenticare la seconda ondata di pandemia in corso. Cosa succede? Atac spiega il blocco con un annuncio sul suo sito: "Circolazione interrotta su intera tratta causa indisponibilità di personale".

Già, perché in 12 stazioni della metro C senza i cosiddetti "agenti di linea", obbligatori per legge, il servizio non parte. Si tratta di figure addette sia ai controlli di sicurezza e presidio delle fermate che a interventi su eventuali guasti ai treni (che invece lo ricordiamo hanno la guida da remoto). Ed è esattamente quello che è accaduto questa mattina. Mancava il personale e i treni sono stati fermati. 

Atac avvia un'indagine interna

Per Atac parliamo di assenze forse troppo numerose per essere considerate causali. E allora l'annuncio arriva subito: "L'azienda sta controllando i documenti giustificativi giunti da parte del personale assente, anche per valutare eventuali azioni davanti alle autorità". Un'indagine interna insomma, per chiarire le ragioni delle assenze. A fornire invece una spiegazione chiara dell'accaduto escludendo che alla base ci sia stata una protesta organizzata pensano i sindacati.

Le ragioni dei lavoratori 

"Al blocco del servizio siamo arrivati vicino diverse volte in questi mesi" spiega a RomaToday Daniele Fuligni, segretario regionale Fit Cigl. "L'organico è da tempo sottodimensionato e con i numeri attuali siamo sempre sul filo del rasoio. I lavoratori vanno avanti con gli straordinari e coprono turni di più ore rispetto a quanto fissato dal contratto. La verità è che bastano poche assenze per far saltare il servizio". Ragion per cui da tempo i sindacati chiedevano all'azienda di regolamentare meglio i lavoratori di questa linea metro, chiamati a svolgere più mansioni e per tempi extra proprio per sopperire alla mancanza di personale. 

Il Garante degli scioperi

Intanto, a chiedere chiarimenti il prima possibile è proprio il Garante degli scioperi. "La Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali - si legge in una nota - ha invitato Atac a comunicare con urgenza, entro 24 ore, ogni utile informazione, corredata da idonea documentazione, rilevante ai fini dell’attività di competenza della Commissione". Si scaglia poi contro i dipendenti assenti l'assessore alla Mobilità Pietro Calabrese. Se sarà necessario il Comune potrebbe passare alle vie legali, in caso ve ne siamo gli estremi: "Quanto accaduto stamattina è ingiustificabile: parte del personale di stazione non si è presentato a lavoro impedendo di fatto l'apertura in sicurezza della linea. Un comportamento che ha provocato un'interruzione di servizio pubblico inaccettabile. Atac ha avviato un'indagine interna e sta svolgendo tutti gli approfondimenti del caso. Questo vuol dire che l'azienda valuterà anche azioni legali nei confronti di questi dipendenti".

Le polemiche contro Raggi 

Mentre ad attaccare Virginia Raggi e l'amministrazione grillina pensano le opposizioni tutte, da sinistra a destra. Specie di fronte alle immagini di assembramenti "inaccettabili", dopo che tanto si è discusso su come alleggerire il trasporto pubblico per frenare il contagio. "Il covid ringrazia" commenta il vice presidente della Camera, deputato romano di FdI, Fabio Rampelli. "È l'ultimo atto del fallimento di Raggi" twitta il segretario del Pd Roma Andrea Casu. "Danno grave, chiederemo conto in aula" tuona il consigliere leghista Davide Bordoni. E ancora sul tema interviene il candidato sindaco di Azione Carlo Calenda: "Amministrazione inetta e incapace". 
 

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