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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

"Gli extracosti per Metro C pagati anche da ministero e regione Lazio"

L'assessore Eugenio Patanè spiega nel dettaglio le strategie in corso per salvare Roma Metropolitane. Fondamentale la risoluzione del contenzioso

Entro marzo 2022 le strategie per risolvere il contenzioso con Metro C devono essere avviate, altrimenti non sarà possibile risanare Roma Metropolitane. E senza Roma Metropolitane, la progettazione della terza linea metropolitana rimane senza stazione appaltante. È una corsa contro il tempo quella dell'assessore Eugenio Patanè. Nel dialogo in corso con la Corte dei Conti (che ha più volte bacchettato l'ex sindaca Raggi per la pessima gestione dei conti delle partecipate) è emersa la dead line di due mesi per mettere mano al caos contabile della società. E l'unico modo per farlo è chiudere il contenzioso con il contraente generale Metro C. Nell'ultima seduta di commissione Mobilità l'assessore ha spiegato ai sindacati gli step da seguire per chiudere la partita debitoria.

Un contenzioso da 700 milioni di euro blocca il futuro dei trasporti di Roma

Le strategie

Il punto centrale? Dividere gli extracosti con il ministero dei Trasporti e la Regione Lazio, i due cofinanziatori dell'opera, non facendoli quindi pesare esclusivamente sulle casse del Comune. "C'è una via, è una via stretta, complicata, ma è l'unica possibile - ha spiegato l'assessore - che è quella di dover tenere tutto il contenzioso esistente dentro il quadro economico dell'opera. Non vedo altre possibilità". Tradotto appunto, bussare alla porta di ministero e Regione per ripartire il carico economico. Il confronto è già partito. 

Ricordiamo che stiamo parlando di 714 milioni di euro di extracosti accumulati in 14 anni di lavori e ben 45 varianti che hanno contribuito a classificare l'opera tra le più costose (e lente) d'Europa. Di questi circa 450 sono già incardinati in procedimenti presso il Tribunale civile e la Corte d'appello, alcuni stanno già arrivando a definizione con l'uscita della Ctu (Consulenza tecnica d'ufficio). 

I tavoli in corso

In parallelo è stato invece nominato dalle parti, per velocizzare la soluzione della vertenza, un Collegio consultivo tecnico che si occupa della restante parte del contenzioso, circa 250 milioni. Questi il Comune punta ad abbatterli il più possibile. "Abbiamo iniziato con consorzio Metro c un tavolo di ragionamento, per vedere voce per voce" spiega ancora in Commissione. Mentre in parallelo l'analisi di tutti i contenziosi uno per uno prosegue con il capo di gabinetto e il direttore generale Paolo Aielli. "La maggior parte non è su danni provocati da fatti illeciti o colpa grave ma da riserve tecniche, intese come maggiori oneri. E i maggiori oneri verranno d'ora in avanti pagati all'interno del quadro economico dell'opera". Quindi non solo dal Comune di Roma. 

"Dobbiamo garantire che Roma Metropolitane possa continuare a esistere in maniera tranquilla, garantendo il pagamento degli stipendi e il funzionamento della società" conclude Patanè, ricordando che la partita è legata a doppio filo alla risoluzione del contenzioso. "Da questo non si scappa. O viene eliminato, gestito o confinato in determinati ambiti, oppure noi tra due mesi staremo parlando di un altro scenario, ma non vorrei spaventare nessuno". 

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