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Caos metro, Marino contro i macchinisti: "Comportamenti individuali che rovinano l'azienda"

Il primo cittadino commenta i disservizi delle ultime ore sulle metropolitane della città. La colpa? "Temo che si tratti di comportamenti individuali di singoli macchinisti, che danneggiano la vita delle persone"

Un "servizio scadente", non certo degno "di una capitale del G7". La colpa? Per il sindaco Marino è il comportamento dei macchinisti ad aver determinato i disservizi delle ultime ore sulle metropolitane della Capitale. Ritardi e corse ridotte, con vetture piene come carri bestiame, sarebbero da imputare (come già esplicitato da Atac) a una sorta di "sciopero bianco" del personale. 

"Temo che si tratti di comportamenti individuali di singoli macchinisti, che danneggiano con il loro comportamento l’immagine dell’azienda e la vita delle persone" ha dichiarato il primo cittadino in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook. La ragione? "Perché ho preteso che da poche settimane timbrino il cartellino in entrata e in uscita, così come fanno tutte le persone che nella nostra città vanno a lavoro la mattina e tornano a casa la sera".

Ne è convinto il sindaco Marino, che ha dato mandato al dottor Micheli, "- il nuovo direttore generale dell’Atac, che ha la mia massima fiducia - di mettere in moto tutti gli strumenti necessari per scoprire la verità". Perché "abbiamo diritto di avere una metropolitana, anzi tre metropolitane, che funzionino come quelle di una capitale di un Paese del G7". "E trovo anche inaccettabile che a Milano i macchini lavorino 1100 ore l’anno, a Napoli 950 e a Roma solo poco più di 700 ore l’anno. Questo va cambiato, nell’interesse della città".

Anche l'azienda del trasporto pubblico romano non ha esitato a motivare i disservizi con "una sorta di 'sciopero bianco' da parte di alcuni macchinisti e addetti di linea, che da tempo si oppongono all'operazione avviata dall'azienda per aumentare l'efficienza del servizio, portando le ore di lavoro dalle attuali 700 annue a 950, e introducendo l'obbligo di strisciare i badge all'inizio e alla fine del turno". 

"Nel caso gli approfondimenti confermino tale ipotesi - aveva specificato Atac in una nota del 3 luglio - l'azienda è pronta a procedere denunciando i responsabili per interruzione di pubblico servizio".

Dal canto loro i lavoratori Atac della Roma Lido, tra le linee che hanno subito pesanti disservizi, si sono difesi con una lettera inviata ai cittadini: "Intendiamo informare la cittadinanza che l'attuale situazione del trasporto pubblico locale non è frutto di 'scioperi bianchi', bensì della decisione unilaterale da parte dell'azienda di riorganizzare il servizio rendendone pressoché impossibile la copertura tramite lo straordinario, reso necessario ormai da anni a causa della carenza d'organico verificatasi dopo lo scandalo parentopoli".

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