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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Cosa sta accadendo ai treni della metro B di Roma?

Dei quarantotto treni della linea B, in circolazione ne sono rimasti meno di un quarto. Una condizione da "coperta corta" che riguarda tutto il trasporto su ferro della capitale

Pochi treni sui binari e tanti disagi per i passeggeri. Sembra questo il filo conduttore che da qualche mese accompagna il servizio di trasporto pubblico su ferro nella capitale.

Ferma la B1

La sospensione delle corse dirette da piazza Bologna a Jonio, registrata nella giornata del primo marzo, è stata dovuta “all’esiguo numero di treni”. Questo è stato il messaggio trasmesso agli utenti dagli altoparlanti presenti nelle stazioni. Le conseguenze si sono viste anche sul servizio della linea B i cui convogli, passati con una frequenza superiore al normale minutaggio, si sono presentati alle banchine carichi di passeggeri.

Quanti sono i treni fermi sulla B

Per fronteggiare il disservizio Atac ha attivato delle navette sostitutive. Il problema però non è risolto perché, il numero di treni in funzione sulla linea B, resta comunque basso. Secondo informazioni ottenute da Romatoday, dei 48 convogli a disposizione della metro blu, meno di un quarto sono quelli in circolazione. Del parco treni, venticinque sono quelli in revisione, 2 sono invece in manutenzione ed altrettanti in attesa del collaudo dell’Ustif, l’ufficio dell’Asfisa che si occupa della sicurezza sui binari. 

Altri 9, infine, sono in attesa di un tornio che servirà ad effettuare le riparazioni sulle ruote usurate. In totale, quindi, a disposizione della linea B, il primo marzo, erano rimasti al massimo una dozzina di convogli. Un numero, come annunciato dagli altoparlanti, “troppo esiguo” per garantire la prosecuzione delle corse anche sulla linea B1.

Pochi treni anche sulla Roma Lido

I disagi legati all’insufficienza di treni, oggi sperimentata dai passeggeri della B1, sono invece all’ordine del giorno per i pendolari della Roma lido. Sulla tratta ex concessa, infatti, viaggiano 3 Caf che, nella migliore delle ipotesi, possono contare su altri 3 treni Ma200. Mezzi vecchissimi e con un chilometraggio tale da renderli impiagabili solo per temporanee sostituzioni dei Caf. Quando va bene. Com’è stato segnalato dagli utenti e documentato da Romatoday, la scorsa settimana sulla Roma Lido il servizio (già dimezzato per la chiusura della tratta compresa tra EurMagliana e Piramide) è stato garantito da soli due treni, con una frequenza di passaggio vicina ai 40 minuti. 

Il rischio per la metro C

C’è poi lo spettro delle mancate revisioni legate anche ai mezzi della linea C, con l’Ustif che ha annunciato l’intenzione di ritirare un treno ogni 30 giorni per i prossimi 12 mesi. Una condizione che era stata prospettata anche per la linea A ma che è stata scongiurata in extremis grazie ad una proroga strappata, non senza fatica, dal Campidoglio.

Per quanto riguarda invece la carenza di treni sulla Roma lido, la soluzione prospettata dai pendolari, che hanno suggerito al Campidoglio ed all’Atac di prendere a prestito un paio di convogli della metropolitana per garantire un servizio meno indecente sull’ex concessa, alla luce dell’attuale risulta poco praticabile. La coperta è troppa corta. Ed i romani, in assenza di alternative, continuano a prendere l’auto privata
 

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