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Metro A verso Monte Mario, Salvini concede la proroga: salvi i fondi

I 5,6 milioni stanziati nel 2021 restano utilizzabili: il Comune adesso dovrà affidare la progettazione esecutiva dell'opera, passaggio che metterà nella mani di Roma Servizi

Alla fine la proroga è arrivata: Roma Capitale avrà altro tempo per assegnare la progettazione esecutiva del prolungamento della metro A da Battistini a Monte Mario, senza così perdere il finanziamento da 5,6 milioni di euro stanziati dal ministero dei Trasporti. Ad annunciarlo è stato l'assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Eugenio Patanè: "Si tratta di una ottima notizia per la città, per cui ringrazio il ministero - ha detto - ci consentirà di affidare la progettazione esecutiva del prolungamento della Metro A a Roma Servizi per la Mobilità, dopo la modifica dello statuto della società, già approvata dalla giunta e dell’Assemblea Capitolina, che ora dovrà essere ratificato dall’assemblea dei soci".

La proroga era stata chiesta lo scorso 6 marzo, giorno in cui scadevano i termini per presentare il progetto esecutivo e blindare così i fondi ministeriali stanziati nel 2021 per la realizzazione del prolungamento della metro. Visto lo stato di Roma Metropolitane, in liquidazione e dunque impossibilitata a prendere nuovi appalti e commesse, il Comune non aveva nessuna società cui affidare la progettazione dei lavori, e la richiesta di proroga al ministro Salvini è stato un atto obbligato per evitare di perdere i fondi.

La fusione tra Roma Metropolitane e Roma Servizi per la Mobilità

La risposta affermativa da parte del ministero arriva a pochi giorni dall'approvazione, da parte dell'’assemblea capitolina, della delibera che modifica lo statuto di Roma Servizi per la Mobilità. Un passaggio propedeutico alla fusione per incorporazione tra Roma Metropolitane e Roma Servizi, che adesso potrà quindi occuparsi in modo diretto della pianificazione, progettazione e attuazione di metropolitane e in generale di sistemi di trasporto rapido di massa.

Così il Campidoglio vuole salvare la disastrata Roma Metropolitane

"Ringrazio i consiglieri di maggioranza e di opposizione per il lavoro portato avanti in aula, che ci ha consentito di approvare una importante delibera che dà il via ad un percorso amministrativo e societario fondamentale per costituire una società che sarà il vero cervello operativo della mobilità della nostra città", aveva detto l’assessore Patanè.

Il prolungamento della metro A verso Monte Mario

Il prolungamento della metro A da Battistini a Monte Mario è un progetto che risale a diversi decenni fa, un tracciato storico negli archivi delle opere per Roma dal 1973, che dopo quasi cinquant’anni, nel 2021, è stato ripreso nel PUMS, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, della giunta Raggi.

Il progetto prevede un prolungamento di circa 5 chilometri, con altre quattro fermate previste oltre l’attuale capolinea di Battistini: Bembo, Valle dei Fontanili, Millesimo e Monte Mario, dove verrà realizzato un nodo di scambio con la ferrovia FL3. La metropolitana così pensata attraverserà dunque i popolosi quartieri di Primavalle e Torrevecchia. 

Come detto, Raggi era riuscita a ottenere i finanziamenti, ma il progetto non era stato in concreto mai affidato. La giunta Gualtieri lo ha ripreso in mano, apportando alcune modifiche allo schema iniziale, e a febbraio 2022 l'Assemblea Capitolina aveva integrato il Pums prevedendo per metro A una doppia diramazione dopo Battistini: una verso Monte Mario e l’altra verso Montespaccato, con la realizzazione delle stazioni di Torrevecchia e Montespaccato. Il progetto correlato, e cioè la funivia di Casalotti, non piace invece alla giunta Gualtieri, che già in campagna elettorale aveva ribadito l’intenzione di puntare su altre soluzioni. E quella più gettonata è proprio il prolungamento della metropolitana.

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