Caos metro A, polemiche su Esposito ma lui si difende: "Niente manutenzione da 10 anni"

"Quando hai un'infrastruttura che non è manutenuta da molti anni accade questo". Non bastavano i guasti sulla Roma-Lido a complicare il lavoro l'assessore ai Trasporti Stefano Esposito. Ieri anche la metro A, bloccata per mezza giornata con conseguente caos su tutto il servizio, non poteva che sollevare polemiche. "A Roma si sono dimenticati negli ultimi 10 anni di fare la manutenzione straordinaria della metro A, che ha quasi 40 anni" si è difeso l'assessore a Radio1Rai. A pochi mesi dal Giubileo, la caduta di un controsoffitto di una delle stazioni più turistiche della città, Spagna, non è un evento che passa inosservato. Soprattutto nel bel mezzo di un braccio di ferro tra il Campidoglio e il Governo per lo stanziamento delle risorse per il Grande Evento. 

"Servono 30 milioni di euro" ha ribadito a più riprese Esposito che ieri, subito dopo l'incidente, ha dichiarato di aver contattato il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. "Sono settimane che lo chiedo" ha dichiarato a Radio Vaticana. "Senza quei 30 milioni di euro subito, da spendere entro la fine dell'anno, io non mi sento di dire che abbiamo un'infrastruttura che possa reggere davvero l'urto" ha confessato. "Il Governo ha detto che risorse aggiuntive non ne dà, però il Comune di Roma, anche per la buona azione di recupero di questa amministrazione rispetto al disagio di bilancio del passato, ha delle risorse da spendere, quindi che ci liberino le risorse che abbiamo da spendere".

Esposito non chiede solo soldi. "Vanno accompagnati da una deroga, modello 'protezione civile', in modo tale che, nel momento in cui li abbiamo, li spendiamo. Perché, pur con i tempi semplificati delle gare, e data la rilevanza degli interventi e visto che penso che nessuno possa immaginare che noi, all'apertura del Giubileo, interrompiamo la metropolitana alle 21.30 per fare i lavori di notte, spero che questo nessuno possa immaginare che sia praticabile, io vorrei usare i prossimi due mesi e mezzo per fare il massimo possibile dei lavori di manutenzione straordinari". Un tema all'ordine del giorno: "Io ho sentito Delrio, il vice sindaco Causi è in contatto diretto con il sottosegretario De Vincenti. "Noi speriamo di sbloccare questa questione delle risorse in tempi brevi, ma il tema adesso è quello delle deroghe".

L'assessore ai Grandi Eventi capitolina Alessandra Cattoi non si è fatta cogliere impreparata: "Abbiamo parlato dell'incidente della metro A, su cui ci sarà una prossima Giunta dedicata con l'assessore Esposito che ci deve annunciare una serie di provvedimenti di cui dobbiamo discutere" ha spiegato. A sollecitare un tavolo con il ministero dei Trasporti, il deputato Pd Michele Alzaldi: "Se al Giubileo togliamo anche la metro, sarebbe interessante scoprire cosa offriamo".

Inevitabili le polemiche politiche. "Quanto accaduto nella metro A è inaccettabile" il commento di Lavinia Mennuni, presidente della commissione Trasparenza di Roma Capitale. "Come Fdi-An riteniamo tutto ciò gravissimo non solo per una questione legata alle infrastrutture metropolitane ma anche per la sicurezza dei cittadini e dei turisti" conclude. "Non passa giorno senza un disastro, una crisi, una emergenza, un problema. Marino pensa ai suoi viaggi, Esposito a chissà cosa, fatto sta che la Metro A oggi è rimasta bloccata e i cittadini con essa" denuncia in un comunicato il consigliere capitolino Roberto Cantiani. A chiedere le dimissioni di Esposito invece il Movimento Cinque Stelle. 

Una parte dei consiglieri Dem si è stretta attorno a Esposito: "Gli esponenti di centrodestra, che come al solito si distinguono per strumentalizzazioni becere di qualsiasi fatto di cronaca e per la memoria cortissima, dovrebbero ricordare che Esposito è in Giunta da nemmeno due mesi e sta cercando, con grande fatica e abnegazione, di affrontare quei problemi strutturali irrisolti che affliggono Atac, le infrastrutture e l'intero sistema dei trasporti romano" dichiarano, in una nota, i consiglieri del Partito Democratico in Campidoglio, Fabrizio Panecaldo, Giulia Tempesta e Maurizio Policastro. "Problemi che l'Amministrazione Alemanno, di cui erano fieri sostenitori non ha risolto".