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Nuovi treni per le metro A e B, il Comune corre ai ripari: "Faremo un'altra gara entro l'anno"

L'ultima gara bandita nel 2019 è andata deserta. Ad annunciare un nuovo appalto l'assessore alla Mobilità Pietro Calabrese

Agenzia di stampa Dire - "La nuova gara per l'acquisto di nuovi treni per le metro A e B sarà bandita entro la fine dell'anno", probabilmente entro novembre. E' quanto fatto sapere dall'assessore capitolino ai Trasporti, Pietro Calabrese, nel corso dell'ultima riunione della commissione capitolina Mobilità, dedicata all'utilizzo di 425 milioni di euro destinati all'ammodernamento delle linee A e B e all'acquisto dei nuovi treni. L'ultima gara bandita nel 2019, lo ricordiamo, è andata deserta. 

"Il capitolato - ha spiegato Calabrese - prevedeva 134 milioni per la fornitura di 2 treni per la linea A e 12 della linea B. Tra la fine del 2019 e l'inizio del 2020 i confronti con il Mit hanno portato alla necessità di aggiungere 6 treni alla previsione iniziale, anche in considerazione del futuro avvio di una campagna di revisione straordinaria dei treni in esercizio che toglierà i convogli dai binari per procedere alla loro manutenzione. Proprio in merito alla revisione generale dei treni voglio ricordare che è stata effettuata, anche in questo caso, una gara per la manutenzione straordinaria di 51 treni che però sarà ripubblicata a fine ottobre perchè nel primo bando l'offerta condizionata è stata ritenuta non ammissibile da Atac".

Sempre durante la seduta di commissione, i tecnici hanno fornito alcune spiegazione sulle ragioni per le quali la gara pubblica è finita in un nulla di fatto. "Ci siamo resi conto nell'interlocuzione con l'unico partecipante, Caf, che c'era una questione legata al sistema Atp che gestisce la sicurezza sui treni" ha spiegato Alberto Di Lorenzo, a capo della direzione Programmazione e attuazione dei piani di mobilità.  "Alstom, l'azienda che ne ha acquisito la proprietà, ha ritenuto con una decisione condivisibile, di aggiornare questo sistema agli standard di sicurezza oggi in vigore, essendo l'Atp un sistema vetusto. Questo implica una revisione degli atti di gara e un maggiore tempo che dovremo dare agli offerenti per l'omologazione del sistema stesso, che passerà quindi da 12 a 36 mesi. Di questo abbiamo informato il Mit che ha preso atto e condiviso la procedura". 

Oltre ai 134 milioni per i convogli, i 425 milioni - utilizzabili dal Comune sulla base della convenzione firmata a gennaio 2019 - saranno così ripartiti e utilizzati: 98 milioni per interventi di adeguamento di banchine e gallerie, in particolar modo per la loro impermeabilizzaizone, 4,6 milioni per il 'telecomando' della linea A, 69 per interventi all'alimentazione elettrica antincendio, 16 per la parte idrica, 66 per la revisione generale dei treni, 36 per il rinnovo dell'armamento tra Anagnina e Ottaviano. 

"Per il 'telecomando' siamo pronti a partire con la proposta di delibera - ha aggiunto Di Lorenzo - così come per la manutenzione straordinaria dei mezzi. La gara per quest'ultimo intervento, come già detto, sarà ripubblicata ad ottobre. Il pacchetto delle progettazioni è di competenza di Roma Metropolitane, parlo degli interventi sulle banchine, sull'alimentazione e altro ancora. Roma Metropolitane è alla definizione dei progetti definitivi, tre per ciascuna delle due linee". 
 

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