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Metro A, mancano le manutenzioni dei treni: dal 2 gennaio corse a rischio

Il Campidoglio attende il via libera del MIT per ottenere una proroga sulle necessarie manutenzioni. Senza l'ok del ministero resterebbero solo 12 convogli, troppo pochi per garantire il servizio

Il destino della linea A è appeso ad un filo. Il 2 gennaio il servizio rischia infatti di essere sospeso perché, i treni della metropolitana, necessitano di manutenzione. Un epilogo che il Campidoglio vorrebbe scongiurare ma che rappresenta una possibilità concreta se, dal Mit, non arriverà una fumata bianca.

L'atteso incontro con il Mit

La deadline, oltre la quale non si torna indietro, è fissata per giovedì 30 dicembre. “Bisogna ottenere una proroga dal ministero perché il 31 dicembre scadono le manutenzioni” fanno sapere dall’assessorato alla mobilità di Roma Capitale. Per questo Eugenio Patanè ed i suoi tecnici, torneranno a formulare la richiesta ai dirigenti del Mit e quindi anche con  l'Ansfisa, l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali ed Autostradali. Con una carta in più da giocare.

La relazione tecnica

A sostegno delle posizioni del Campidoglio, che vorrebbe scongiurare la chiusura del servizio, è stata presentata ai tavoli del ministero una relazione tecnica. E’ stata firmata dal professor Andrea Bracciali, docente del dipartimento di ingegneria industriale dell’Università di Firenze. Il documento attesta che le possibilità che si verifichino problemi alla sicurezza, sui convogli della metro a, sono pari a circa lo 0,05%.

Il piano del Campidoglio: le mitigazioni

Per garantire una maggiore sicurezza, alle migliaia di passeggeri che transitano ogni giorno sulla linea A, il Campidoglio ha comunque in mente un piano. “L’intenzione è quella di procedere alle cosiddette mitigazioni, vale a dire agli interventi su freni, accoppiature e porte, che sono la parte più esposta al rischio” fanno sapere sempre dall’assessorato comunale ai trasporti. Per farlo è però necessario ottenere una proroga di dieci mesi alle manutenzioni, che partirebbero in maniera scaglionata.

I treni a disposizione

Anche perché, come aveva già avuto modo di chiarire l’assessore Patanè nel corso d’una commissione mobilità svoltasi all’inizio di dicembre “ci vogliono 5 mesi per revisionare un treno, quindi in totale ci vorrebbero 6 anni. Ma dal primo gennaio entra in vigore una norma secondo cui, in assenza di proroghe, dovremo togliere i treni dal servizio”. Quanti ne resterebbero in circolazione? “Resterebbero bloccati 20 convogli, senza i quali – aveva chiarito Patanè – resteremmo con 13 treni”. Troppo pochi, anche in condizioni normali, per garantire il servizio di trasporto pubblico. Uno scenario che può essere scongiurato solo dalla proroga del Mit. 

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