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Mense scolastiche, cuoche e addette lasciano le cucine vuote

"Salari ridotti e poco personale, siamo stremate". i sindacati al Comune: "Tempo scaduto, si intervenga"

Cucine vuote, fornelli spenti, refettori semideserti con i bambini che per oggi dovranno accontentarsi del “cestino freddo”. Sono in sciopero le cuoche e le addette alle mense scolastiche di Roma. Una protesta contro le “pesanti ricadute sulle condizioni di lavoro” del maxi cambio di appalto avvenuto nel servizio di ristorazione scolastica dei nidi capitolini, delle sezioni ponte, delle scuole dell’infanzia comunali e statali, primarie e secondarie di primo grado. 

Mense scolastiche: cuoche e addette in sciopero

La situazione più critica e ancora non risolta è quella del Lotto 9, ossia il gruppo di mense scolastiche del Municipio XIV nel quale da gennaio è subentrata la Fabbro Food spa. “L’azienda - spiegano i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs che oggi hanno portato lavoratori e lavoratrici delle mense scolastiche di Roma in presidio in Campidoglio - ha operato comandi e distacchi da altre aziende, non rientranti nella Rete temporanea di impresa aggiudicataria del servizio. Il dipartimento servizi educativi ha in un primo momento comunicato alle organizzazioni sindacali il diniego al subappalto, in tutto 6 aziende insistono su un singolo lotto, con una frammentazione inedita che porterà nella stessa scuola cuochi e aiuti cuochi a operare con la capofila e tutte le altre figure contrattualizzate con un arcipelago di società, poi lo ha concesso senza fornirci un singolo atto formale”. Da qui lo scontro. “Le lavoratrici e i lavoratori da due mesi - dicono i sindacalisti sotto la statua di Marco Aurelio - subiscono perdite di salario in una situazione di assoluta incertezza sull'applicazione del capitolato di gara, in particolare in merito agli organici. Le condizioni di usura degli impianti e i servizi aggiuntivi richiesti, poi, contribuiscono al peggioramento delle condizioni di lavoro”. 

La rabbia di cuoche e addette mense: "Siamo stremate"

Lo sanno bene i lavoratori che oggi hanno incrociato le braccia. “Il nostro malumore nasce a monte. Con il cambio di appalto la Fabbro ha fatto i contratti solo alle cuoche, le altre, comprese le aiuto cuoche, sono passate ad altre aziende con contratto a scadenza il prossimo 31 dicembre. Questo è inaccettabile per chi da decenni lavora per mandare avanti un servizio così delicato, rivolto ai bambini” - dice a RomaToday una delle addette mense. Anche lei è impegnata in una delle scuole del Lotto 9 e oggi ha deciso di scioperare. 

“Con il cambio di appalto sono state sicuramente introdotte delle migliorie ma a fronte di queste la mole di lavoro è aumentata. Ad esempio adesso è prevista anche la spremuta, tre quintali di arance ma la forza lavoro è sempre la stessa. E’ chiaro che così la fatica è di più, la catena rallenta e il nostro è un lavoro in cui non possiamo fermarci perchè ci sono i turni, i bambini devono mangiare e gli orari vanno rispettati” - aggiunge un’altra. In piazza del Campidoglio la rabbia delle addette alle mense scolastiche di Roma è tanta. E non solo per i contratti. “In tante scuole - lamentano le lavoratrici - non funzionano i forni, non c’è nemmeno l’acqua calda. Entrare in una cucina così abbatterebbe chiunque, sta diventando pesante".

"Siamo sotto organico e siamo stremate” - ci raccontano. “Nella mia scuola dovremmo essere in cinque invece siamo sempre in quattro, perchè l’altra persona viene dislocata dove addirittura le colleghe che dovrebbero essere cinque come noi si sono ritrovate in tre. Così non ce la possiamo fare. Questo ne va della nostra salute e della nostra serenità".
 

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