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Sanità, malformazioni al viso in età infantile: intesa tra Sapienza e Operation Smile per ricerca e formazione

Il protocollo avrà una durata di tre anni

Sviluppare attività di ricerca e formazione nell'ambito delle malformazioni cranio-maxillo-facciali in età infantile. E' questo l'obiettivo al centro del protocollo d'intesa della durata triennale firmato questa mattina dalla preside della facoltà di Medicina e Odontoiatria della Sapienza di Roma, Antonella Polimeni, e dal presidente della fondazione Operation smile Italia onlus, Carlo Salvatori, che da 35 anni opera in oltre 60 Paesi del mondo, per la cura dei bambini affetti da malformazioni del volto. 

"Con questo accordo la facoltà di Medicina e Odontoiatria vuole offrire il proprio contributo mettendo a disposizione risorse d'eccellenza e conoscenze specifiche dei nostri dipartimenti", ha detto prima della firma la preside Polimeni. Con la firma del protocollo del 2017, tra la Regione Lazio la fondazione e la Asl Roma 1 è stato possibile inaugurare, dopo l'esperienza milanese, la prima Smile house della Capitale che dimostra, come ha spiegato Angelo Tanese, direttore generale Asl Roma 1, "il nostro approccio pragmatico". Dal canto suo il presidente della Fondazione, Carlo Salvatori, ha dichiarato che "la firma del nuovo protocollo d'intesa è un passo importante verso il consolidamento della collaborazione tra la fondazione e la Sapienza, iniziato già nel 2008". 

Con la firma di oggi divengono 5 i dipartimenti di Medicina e Odontoiatria coinvolti nel progetto. Al dipartimento di Scienze Odontostomatologiche e maxillo-facciali si aggiungono quelli di Chirurgia, Neuroscienze Umane, Organi di senso e il dipartimento Materno Infantile. "Il consolidarsi della cooperazione, che si estende ad altre branche, offrirà sia al livello formativo che clinico assistenziale grandi opportunità", ha dichiarato Ersilia Barbato, direttore del dipartimento di Scienze Odontostomatologiche e maxillo-facciali. 

Per il vicepresidente scientifico della Fondazione, Domenico Scopelliti, "l'accordo di oggi è nodale perchè la Smile house di Roma diventa un punto di riferimento per tutte delle attività formative che partiranno proprio dalla firma di oggi. Nel 2020 celebreremo i 20 anni di Operation smile Italia e l'America ci ha dato la possibilità di organizzare, qui a Roma, il congresso internazionale della fondazione, che ospiterà 60 Paesi nell'aprile 2020. L'obiettivo della conferenza sarà proprio quello di definire le Smile house come modello organizzativo da implementare in tutti quanti i Paesi. L'Italia avrà quindi un ruolo importante come prototipo". 

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