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Manutenzione stradale, maxi bando da 288 milioni. Scontenti piccoli e medi imprenditori

La Città metropolitana ha pubblicato un bando quadriennale tra le proteste delle pmi. Tabacchiera (Confapi Lazio): "Assistiamo purtroppo ad una distorsione patologica nel sistema degli appalti"

Un maxi appalto, di quattro anni, del valore di 288 milioni di euro. La Città metropolitana di Roma ha pubblicato un bando, suddiviso in cinque lotti, per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade.

La suddivisione degli importi

L’avviso pubblico, di cui l’ex provincia di Roma riveste il ruolo di  "soggetto aggregatore", destina risorse per le strade di tutte le città metropolitane del Lazio. Alla Capitale ed ai comuni della sua provincia è stato destinato un importo di 200 milioni di euro, iva inclusa. Ai comuni dell’area di Viterbo e Rieti vanno 16 milioni ciascuno mentre il fondo a disposizione delle province di Latina e Frosinone sale a 28 milioni, cadauna, a cui va sempre aggiunta l'iva.

Le proteste delle piccole e medie imprese

Il bando, pubblicato lo scorso 3 gennaio, è stato però contestato dalla Confapi e dall’Aniem, le associazioni che rappresentano le piccole e medie imprese del Lazio. Il presidente regionale della Confederazione italiana della piccola e media industria privata, la Confapi, ha protestato inviando una lettera al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri ed ai vertici dell’amministrazione capitolina.

La lettera a Gualtieri

“Ancora una volta” si legge nella missiva firmata da Massimo Tabacchiera, il numero uno di Confapi Lazio, è stata “confermata la volontà di accorpare interventi, di procedere a maxi appalti, di evitare gare che avrebbero consentito un coinvolgimento aperto e concorrenziale degli operatori economici. Ciò senza alcuna ragionevole motivazione tecnica ed economica, contraddicendo anche quanto dichiarato nella recentissima campagna elettorale a tutela del sistema imprenditoriale del territorio”.

“Assistiamo purtroppo – ha sottolineato Tabacchiera - ad una distorsione patologica nel sistema degli appalti: anche negli importi che possono coinvolgere le piccole e medie imprese (sotto la soglia comunitaria) vengono indette procedure senza gara, accorpando, peraltro, interventi palesemente eterogenei tra loro”. Non è piaciuto quindi il ricorso alla procedura adottata dalla Città metropolitana che, secondo la Confapi, finisce per premiare i grandi gruppi industriali o comunque le grosse concentrazioni imprenditoriali. “L’inevitabile conseguenza è quella di favorire aggregazioni innaturali e improvvisate, nella ricerca esasperata di dimostrare elevati requisiti di carattere economico, non certo alla portata di imprese che, seppur altamente qualificate e specializzate, sono di limitate dimensioni finanziarie”.

La richiesta d'interlocuzione

Il maxi appalto, che secondo le associazioni di categoria rischierebbe di escludere le piccole e medie imprese dalla manutenzione delle strade nelle 5 province del Lazio, va riconsiderato. Confapi e Aniem Lazio infatti hanno sollecitato il sindaco a riconsiderare  la scelta effettuata e ad avviare, urgentemente, un' interlocuzione con i sistemi di rappresentanza imprenditoriale che, con l'attuale maxi bando, si sentono penalizzate
 

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