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Municipalizzate, Marino blocca le assunzioni e scrive ai dirigenti: "Stop sino al piano di rientro"

Il sindaco della Capitale scrive una nota alle aziende partecipate capitoline: "Per la riduzione del disavanzo e per il riequilibrio del Bilancio"

Dopo la firma del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con il via libera al decreto Salva Roma stop alle assunzioni a tempo indeterminato delle municipalizzate del Comune di Roma. A dichiarare il blocco il sindaco della Capitale Ignazio Marino che ha annunciato: "Nessuna assunzione a tempo indeterminato nelle società di Roma Capitale prima della definizione del piano triennale per la riduzione del disavanzo e per il riequilibrio strutturale del bilancio, così come prevede il decreto legge sulle ‘disposizioni urgenti in materia di finanza locale’, approvato lo scorso 6 marzo dal Consiglio dei ministri".

LETTERA ALLE MUNICIPALIZZATE - Il primo cittadino di Roma ha preso carta e penna scrivendo a tutte le aziende del Campidoglio: Aequa Roma, AMA, Azienda Speciale Palexpo, Fondazione Bioparco, Fondazione Cinema per Roma, Fondazione Mondo Digitale, Fondazione Musica per Roma, Fondazione Roma Solidale Onlus, Le Assicurazioni di Roma, Risorse per Roma, Roma Metropolitane, Roma Servizi per la Mobilità, Servizi Azionista Roma e Zètema Progetto Cultura.

LA LETTERA - Queste le parole di Ignazio Marino diramate dall'ufficio stampa del Campidoglio: "In considerazione dei precisi obblighi posti a carico di questa amministrazione, tenendo conto delle indicazioni del Governo centrale e della situazione economica in cui versa Roma Capitale – dice la lettera che presidenti e amministratori troveranno sulla scrivania lunedì mattina (10 marzo ndr) - si dispone l’astensione dal procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato”. Una direttiva che va nella direzione indicata dal decreto, “verso la ricognizione dei reali fabbisogni di personale e verso la razionalizzazione delle spese di gestione della macchina amministrativa”. Nella lettera il sindaco spiega che “le disposizioni valgono anche per le società partecipate di secondo livello, a cui le società controllate direttamente da Roma Capitale provvederanno ad inoltrare con ogni urgenza la presente direttiva”.

L'ECCEZIONE - Unica eccezione, le assunzioni “ascrivibili a forme di lavoro flessibile, preventivamente concordate con gli uffici di Roma Capitale, che siano assolutamente indispensabili per garantire la prosecuzione dei servizi pubblici locali”.

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