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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Marino va avanti con Sel e allontana il rimpasto 'alla Rutelli'

Il primo cittadino si è confrontato pubblicamente alla festa di Sel a Garbatella con il capogruppo Peciola: "Questo è un governo di sinistra, nessuno scontro con Renzi"

Un nuovo ‘patto’, politico e con la città, su temi concreti che riguardano la vita dei romani, dalla mobilità al sociale fino alle partecipate. Sel è decisa a continuare a governare con il sindaco Ignazio Marino ma non senza condizioni. Alcuni punti in agenda per “andare avanti con il governo della città” e non lasciarla “galleggiare verso il commissariamento”. E’ andato a ‘casa di Sel’, alla festa del partito a La Villetta a Garbatella, il primo cittadino, sempre più nel vortice di una polemica mediatica con il premier Renzi, per incontrare pubblicamente il capogruppo di Sel in Campidoglio, Gianluca Peciola sul palco con l’ex deputato Paolo Cento e la giornalista Eleonora Martini. In platea Sel quasi al completo, dai consiglieri capitolini al vicesindaco Luigi Nieri e al vicepresidente regionale Massimiliano Smeriglio. 

Il quadro, quello delle difficoltà imposte dal governare la città ai tempi di mafia capitale e del patto di stabilità. Sullo sfondo, ma non troppo, il difficile rapporto con il governo Renzi. “Noi non siamo una forza politica che accoltella alle spalle” afferma Peciola dal palco. Poi ricorda le conquiste già effettuate il programma per il futuro: “Se apriamo un punto di crisi con il sindaco, come in questo momento, lo facciamo sui temi che interessano i cittadini". Marino prende la parola e ricorda alla platea i cambiamenti introdotti nei primi anni del suo governo, “un governo di sinistra” sottolinea. Riesce ad incassare anche qualche applauso. Poi elenca tre punti: sociale, i servizi e le partecipate e il decoro. “Sel continuerà ad essere una compagna di strada leale” conferma. “Questa sfida è solo all’inizio”. 

Le pressioni di Renzi? Peciola incalza: “Renzi ci deve dire cosa intende fare e abbandonare scontri dal sapore elettorale che usano Marino come capro espiatorio delle sue sconfitte. Roma ha bisogno di un governo che la sostenga. Il Governo deve mettere la città nelle condizioni di andare avanti”. “Non c’è nessun conflitto Renzi” risponde Marino schivando i colpi delle domande della coordinatrice e della divergenza politica con Sel che sul piano nazionale si trova all’opposizione al governo da larghe intese di Renzi. Ipotesi, quella di "allargare la maggioranza anche ad un opposizione moderata, avanzata dall’ex sindaco di Roma Francesco Rutelli come soluzione per il governo di Marino" incalzano dal palco. Ipotesi che il primo cittadino liquida così: “Rutelli è un politico del secolo passato”. 

Alla domanda su un possibile rimpasto di giunta Marino riconferma la fiducia alla sua squadra: “Se qualcuno ha delle idee migliori e vuole indicare nomi e persone che possano dare un contributo lo dica. Ma in questo momento non vedo altri ‘campioni’”. Anche l’assessore alla Mobilità Guido Improta, le cui dimissioni ieri erano date per certe, viene blindato dal sindaco: “Ci siamo visti oggi e abbiamo parlato delle cose da fare. Nessuno ha sbattuto la porta in faccia a nessuno”. Marino guarda al 2023: “Continuiamo a lavorare come una squadra”. 

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