Ama, Marino alla ricerca di un manager: in cima alla lista Daniele Fortini

Che non fosse una poltrona semplice lo si sapeva. Trovare un nuovo manager alla guida dell'Ama, senza vertici dall'ottobre scorso, però si sta rivelando una missione impossibile. Dopo le dimissioni di Ivan Strozzi uscito di scena ancor prima di aver iniziato a lavorare, indagato per traffico illecito di rifiuti dalla Procura di Patti in Sicilia, sono diverse le proposte che sono state rimandate al mittente. Il sindaco Marino, che fin dal primo momento ha confermato che non avrebbe fatto un passo indietro sul metodo dei curricula, si è ritirato per analizzare a fondo la situazione.

Il primo cittadino infatti, secondo quanto denunciato dall'opposizione, sta lavorando alla nomina del nuovo super manager per l'azienda capitolina dei rifiuti nella propria casa, situata nei pressi del Pantheon. La scelta del resto è di quelle importanti. Dopo la figuraccia per il passo indietro, obbligato, sulla nomina di Ivan Strozzi, il primo cittadino e il suo entourage, in primis l'assessore omonimo all'Ambiente Estella Marino, non possono proprio sbagliare.

In cime alla lista c'è Daniele Fortini, presidente di Federambiente, impegnato nel settore da anni, nel suo curriculum compare la carica di amministratore delegato di Asia, l'azienda di raccolta dei rifiuti di Napoli. Il dirigente avrebbe già declinato l'offerta ma sul suo nome la partita è ancora aperta. Si pesca anche dalla rosa dei papabili, inizialmente scartati dalla 'vittoria' di Strozzi. Tra questi anche l'ambientalista Walter Ganapini, tra i fondatori di Legambiente ed ex presidente di Greenpeace Italia, ebbe una breve esperienza da presidente di Ama nel 1997.

Rimane in corsa anche Alessandro Filippi, anche lui ereditato dalla prima selezione che portò alla nomina di Strozzi. Filippi è il presidente della Kyklos, società della galassia di Acea che gestisce l'impianto di compostaggio di Aprilia. In lista anche una donna, Elisabetta Ferrari presidente di Tecnoborgo spa, società che ha realizzato l'inceneritore di Piacenza e socia della Fondazione Sviluppo Sostenibile presieduta dall'ex ministro e sub-commissario all'emergenza ambientale dell'Ilva di Taranto Edo Ronchi.