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Vicesindaco, la carta del Pd: spunta il nome di Marco Causi

L'ex assessore al Bilancio di Veltroni però nega: "Nessuno me l'ha chiesto". Ieri l'incontro tra Marino e Sel. Peciola: "Noi ci siamo ma il Pd smetta di sabotare Roma"

È ancora caccia al nome giusto per il vicesindaco in Campidoglio. Dopo un'altra giornata di riunioni e confronti, ieri Marino ha incontrato Sel a Palazzo Senatorio, c'è un nuovo nome indicato come il profilo 'giusto e autorevole' per fare da successore a Luigi Nieri al fianco del primo cittadino: si tratta del parlamentare Pd Marco Causi. L'ex assessore al Bilancio di Walter Veltroni sarebbe la carta che il Pd sta mettendo in campo per risolvere il rebus della 'fase due' giunta capitolina. Causi conosce molto bene la situazione capitolina e da deputato ha anche partecipato alla 'cabina di regia' che ha portato l'esecutivo di Marino a trovare la quadra sul Salva Roma. Un nome che avrebbe già ottenuto anche il via libera del premier Renzi e che avrebbe come unico contraltare quello di complicare la tenuta dell'asse con Sel che anche ieri si è detta pronta a rimanere a fianco del sindaco Marino ma non a qualsiasi condizione. 

CAUSI NEGA - Il diretto interessato però, contattato telefonicamente da Romatoday, nega di essere a conoscenza della proposta. “E' ovvio che il mio incarico politico si muove sempre all'interno di uno spirito di squadra ma nessuno mi ha ancora chiesto di fare questo sacrificio” ha risposto. Del resto, ed è lo stesso parlamentare a ricordarlo, martedì prossimo si voterà per il nuovo presidente della commissione Finanze alla Camera e “io sono in pole position”. La partita quindi, anche se il nome sembra quello giusto, rimane aperta. E Sel, dopo i rumors su Nichi Vendola, potrebbe trovare un altro nome importante da proporre. 
 
LA DECISIONE DI ALFANO - La decisione è comunque legata ai tempi del Viminale. Il ministro Angelino Alfano infatti sta lavorando al report del prefetto di Roma Franco Gabrielli che si è detto contrario a un eventuale scioglimento del Comune di Roma per mafia ma che comunque ha rilevato pesanti ombre sull'amministrazione capitolina.  E la 'fase due' partirà solo dopo che il ministro si sarà espresso. “Il ministro ha dichiarato che sta studiando la relazione del prefetto, e quando avranno reso pubbliche le loro considerazioni io mi sentirò libero di indicare quali sono le priorità e il percorso amministrativo del 'mid term' della mia esperienza che, ripeto, per quanto mi riguarda deve continuare fino al 2023 per cambiare realmente la nostra città" ha ribadito il sindaco.

L'INCONTRO CON SEL - Ieri l'incontro tra il primo cittadino e i vendoliani Nicola Fratoianni, il coordinatore romano, Maurizio Zammataro e il capogruppo capitolino, Gianluca Peciola. "Continuiamo a registrare una sintonia con il sindaco Marino rispetto alle necessità di individuare nuove priorità e nuovi terreni su cui sperimentare la possibilità di un rilancio di questa azione amministrativa” il commento di Fratoianni. “Allo stesso tempo continuiamo a dire che servono alcune condizioni che riguardano prima di tutto il Pd e il Governo nazionale: devono mettere questa amministrazione nelle condizioni di esercitare un salto di qualità a partire dallo sbloccare le risorse per il Giubileo”.
Concetto che Peciola esprime in modo ancora più chiaro: "C'è una disattenzione e forse anche un sabotaggio effettivo rispetto ai temi che riguardano il patto di stabilità, perchè ci sono delle risorse dei romani per la scuola, per il sociale e per le case che non vengono utilizzate. Il nostro rapporto e la nostra presenza dentro questa esperienza di governo sono legati a tutto questo, alla volontà del Pd di portare avanti questa esperienza a livello locale come a livello nazionale per soddisfare i bisogni dei romani".Sel allontana il gioco delle poltrone: “In questa fase non discutiamo né di assetti specifici rispetto alla Giunta né di nomi, se ci saranno le condizioni vedremo se sarà il caso di avere un nostro rappresentante nell'esecutivo romano, ma non èquesto il punto fondamentale”. Intanto il toto-nomi per il Campidoglio continua.

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