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Rifiuti, l'attacco a Raggi arriva da un Cinque Stelle: "Riempie di monnezza le province del Lazio"

Il fuoco amico arriva dal presidente della commissione Rifiuti Marco Cacciatore, consigliere della regione Lazio

"Roma non è riuscita a ridurre l'indifferenziato", "Raggi riempie di monnezza le province del Lazio","la giunta di Roma non ha smentito le notizie di commissariamento". Sembrano parole che arrivano da chi alla sindaca fa opposizione. E invece, stavolta, senza girarci intorno, a sbraitare sui social contro il Campidoglio a Cinque Stelle è proprio un esponente Cinque Stelle. Il post, lungo e articolato, è firmato dal consigliere grillino regionale Marco Cacciatore, presidente della commissione Urbanistica, Politiche Abitative e Rifiuti. Commenta la notizia diffusa dal settimanale Il Caffè: la Regione avrebbe accordato una proroga all'autorizzazioen per mantenere aperta la discarica di Roncigliano, sul territorio di Albano. Niente bonifica, come inizialmente promesso. La cava potrebbe servire nel prossimo futuro per i rifiuti di Roma. 

Da qui lo sfogo di Cacciatore: per colpa della Capitale, che mal gestisce il suo ciclo di smaltimento rifiuti, ci rimettono i territori limitrofi e si arricchiscono i privati. Un j'accuse molto pesante. "È inutile negare che dal 31/12/2019 chiuderà Colle Fagiolara a Colleferro e ne sono contento, non ci sarà più una discarica per Roma, ma purtroppo una discarica serve e purtroppo subito". E ancora: "Roma produce circa un milione di tonnellate/anno di rifiuti indifferenziati e, senza il Tmb Salario (che arreca disagio anche se ormai spento), considerati solo i Tmb di Malagrotta (ancora in manutenzione) e Rocca Cencia (che invece sta sta esplodendo di attività), ne riesce a trattare circa 700.000 Tonnellate/anno al massimo delle sue potenzialità". Queste avviene perché "negli ultimi tre anni di amministrazione Raggi, Roma non è riuscita a ridurre l'indifferenziato: ad esempio puntando sul compostaggio aerobico, che prevede la separazione dell'organico così abbattendo di oltre la metà l'indifferenziato e tanto da rendere autosufficiente almeno nel trattamento Roma, anche senza il Salario"

"Il compostaggio aerobico - prosegue ancora - si promuove tramite le attività di compostaggio domestico e di comunità o prossimità (come chiede la legge regionale sul compostaggio a mia prima firma e come in via del tutto semplificata consentono le leggi nazionali), per poi localizzare impianti più grandi:ad esempio quelli oggi in via di autorizzazione a Casal Selce e Cesano, ancor meglio se più diffusi e di minori dimensioni. Tutte cose che Roma non ha fatto, così come non ho mai visto smentire le notizie dei mesi scorsi sulle richieste di commissariamento inoltrate da parte della Giunta Capitolina, che sarebbe un massacro per l'intera #RegioneLazio".

Un scenario che Cacciatore definisce di "nichilismo amministrativo", dove Regione e Comune "si scontrano al solo scopo di incolparsi a vicenda e senza mai prendere iniziative". E dove "a rimetterci sono sempre le comunità". "A guadagnarci sono invece i soggetti privati di enormi dimensioni, che negli anni hanno ammalato di profitto il sistema rifiuti, mentre dietro l'angolo c'è lo spettro del Commissariamento che toglierebbe ogni spazio di discussione e decisione politica, che come già accaduto nel Lazio tra il 2004 e il 2014, o come accade ancora oggi in Campania, porterebbe a soluzioni tempestive ma dolorose dal punto di vista ambientale, di spesa pubblica e di vivibilità". Un "ridicolo gioco di ruoli" dove "ci rimettono oggi i territori limitrofi di Roma così come ieri ci rimetteva la periferia romana dekla Valle Galeria con Malagrotta (che continua a tutt'oggi ad essere gravata di altri insediamenti impattanti). Questi territori subiscono il danno oltre la beffa, mentre la Giunta Raggi si fregia di non volere discariche sul proprio territorio ma riempie di "monnezza" le provincie del Lazio"

Insomma, stavolta è il fuoco amico che colpisce e forse fa più male di quello nemico. Non è in realtà la prima volta che accade. Cacciatore si è già espresso in più occasioni contro la giunta della sindaca pentastellata per quanto riguarda il tema rifiuti, specie nei mesi dell'indagine conoscitiva avviata dalla commissione da lui presieduta sulle attività di Ama e sulla questione del bilancio non ancora approvato. A metà ottobre è stata protocollata e depositata la relazione finale, che a stretto giro passerà anche dal Consiglio regionale. 

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