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I bambini vestiti da vigili per la parata di fine anno e la polemica contro il comandante Angeloni

Il sindacato: "Clamoroso accostare la manifestazione all'indottrinamento ideologico del periodo fascista"

Una manifestazione per l'educazione stradale a fine anno scolastico, indetta dai vigili urbani di Roma, inaugurerà il 25 maggio un progetto di informazione per i più piccoli che partirà il prossimo settembre. L'evento si svolgerà in una scuola del quartiere Centocelle, in via dei Sesami. E fin qui nulla di strano. L'organizzazione dell'evento però avrebbe aperto polemiche in Campidoglio. Vediamo l'accaduto.  

La polemica sulla "marcia che ricorda i balilla"

Secondo la ricostruzione fornita dal quotidiano La Repubblica, a storcere il naso ci sarebbero i consiglieri di maggioranza, per la parte della giornata dedicata a una parata per i bambini che vestiti da vigili urbani intoneranno l'inno di Mameli. Una marcia che agli esponenti capitolini di centrosinistra e a qualche agente della stessa polizia locale, come riporta l'articolo a firma di Lorenzo D'Albergo, avrebbe ricordato quella dei piccoli balilla negli anni del Fascismo. Uno stile un po' troppo "militare". Ma vediamo nel dettaglio cosa prevede la giornata del 25 maggio. 

Cosa prevede l'evento

Il cronoprogramma è contenuto in una comunicazione, che RomaToday ha potuto visionare, inviata dalla funzionaria coordinatrice dell'evento agli agenti del Corpo. "Si partirà con lo schierare in parata tutte le classi, secondo un ordine prestabilito - si legge nel testo informativo - i bambini saranno tutti vestiti di blu (a simulare la nostra divisa) e avranno un cinturone bianco (in cartoncino) con il nostro logo, mentre sul petto avranno una patch adesiva con scritto polizia Roma capitale". Poi ancora: "Ogni classe avrà uno di noi, in testa, che darà il tempo di marcia, scandito dalla banda del corpo. Il percorso della parata arriverà all'anfiteatro confinante il parco madre Teresa di Calcutta, dove verrà intonato l'inno di Mameli e i bimbi allo specifico segnale di attenti grideranno Ro-Ma".

Dopodiché i piccoli rientreranno negli spazi della scuola e le attività proseguiranno, qui "in apposite aree alla presenza dei tutori, eseguiranno i segnali stradali, giocheranno a una sorta di "memory" e prenderanno visione dei mezzi della polizia locale". Fine. Una giornata di inaugurazione, lo ripetiamo, di un progetto più ampio di informazione sulla sicurezza stradale che vedrà poi attivi gli agenti con appuntamenti fissi nelle classi durante l'intero anno scolastico in partenza a settembre. 

La contro polemica: "Accostamento clamoroso"

Un evento che rappresentanti sindacali dei vigili considerano assolutamente normale, rientrante nell'ordinaria attività di insegnamento ai più piccoli che va avanti da anni. A definire "clamoroso" l'accostamento dell'iniziativa all'indottrinamento ideologico operato durante il fascismo ai balilla è il segretario romano del sulpl (sindacato autonomo lavoratori polizia locale) Marco Milani, solitamente critico nei confronti del comandante Ugo Angeloni. "La politica ha il dovere di ricordare e sopratutto rispettare la storia e la storia è fatta di sangue ed eroismo che le polizie locali d'Italia, hanno tributato ai valori dell'antifascismo". E ancora, prosegue Milani: "Vogliamo ricordare solo tre (di tanti) esempi storici. Il Corpo dei vigili urbani di Roma, che venne sciolto e statalizzato da Mussolini, il Corpo dei vigili urbani di Milano, che passò alla partigianeria nella 123 brigata Garibaldi e divenne famoso perché dopo uno scontro a fuoco riuscí a bloccare e consegnare al Prefetto gli uomini della decima MAS in fuga e infine quello di Barletta, dove 10 vigili che si opposero nel settembre 1943, vennero fucilati dai nazisti nella piazza principale della città". 

Da precisare che non è la prima volta, né a Roma né nel resto d'Italia, che si tengono manifestazioni simili. Una rapida ricerca su google consente di vedere diverse testimonianze fotografiche e video di bambini delle scuole coinvolti anche in prima persona nelle attività svolte dai vigili urbani, spesso vestiti con finte uniformi, con l'intento di farli divertire creando una maggiore immedesimazione nel ruolo. Nella Capitale, ricorda Milani, "si sono sempre fatti corsi di educazioni stradale con iniziative simili. Una volta i bambini vestiti da vigili vennero messi in strada a fare le multe". 

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