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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Campidoglio, protestano i lavoratori della manutenzione delle metro

In piazza, organizzati dalla Fiom, i lavoratori della Caf Italia. Con loro anche il segretario nazionale Maurizio Landini: "Il bando di Atac rischia di far perdere il lavoro a 40 persone"

I lavoratori del Caf Italia protestano in piazza del Campidoglio, guidati dal segretario nazionale della Fiom, Maurizio Landini. La società si occupa da anni della manutenzione delle linee metropolitane A e B e della ferrovia Roma-Lido. Ora però, denuncia la Fiom, “quaranta dipendenti rischiano di perdere il posto di lavoro perchè Atac ha deciso di rimettere in gara, ovviamente al massimo ribasso, quest'attività non prevedendo nessuna salvaguardia dei posti lavori" ha sottolineato Francesca Re David, segretario generale della Fiom Cgil di Roma e Lazio. "Chiediamo da tempo al Campidoglio un tavolo per salvaguardare questi lavoratori o internalizzandoli in Atac o prevedendo una nuova gara con la salvaguardia dei lavoratori. Se c'è un cambio appalto chi si prende i lavoro deve prendersi anche i lavoratori: il Campidoglio e Atac non ci hanno mai risposto e nessuno ci ha mai incontrato, nè Atac nè il Comune. E oggi- ha concluso Re David- è la prima volta che siamo qua".

Una delegazione dei lavoratori, capitanata da Landini, è così salita a Palazzo Senatorio per incontrare i capigruppo dell'Assemblea capitolina insieme all'assessore alla Legalità di Roma Capitale, Alfonso Sabella. La presenza oggi della Fiom nazionale, ha spiegato Landini, "è legata al fatto che stiamo parlando di 40 posti di lavoro, di persone che da anni fanno questo lavoro e hanno una competenza riconosciuta e dimostrata, ma è evidente che quello che sta succedendo qui anche in Campidoglio è semplicemente uno dei tanti problemi che si sta ponendo ormai in senso generale nel Paese. Questa questione del sistema di appalti e del cambio di appalto sta diventando non più sostenibile, perchè da un lato serve semplicemente per abbassare dei costi e in molti casi per evitare di applicare i contratti o per assumere persone a condizioni peggiori, quindi c'è un abbassamento dei diritti e tante volte un aggiramento delle leggi, dall'altra parte come è noto il sistema degli appalti, in Italia e non solo a Roma, molto spesso è diventato uno dei veicoli che ha permesso alla malavita organizzata di controllare parte integrante delle attività economiche". Oggi, ha concluso Landini, " finalmente incontriamo i capigruppo e l'assessore Sabella, in questo modo vogliamo sottolineare un tema, insisto, che non è solo salvare 40 posti di lavoro, ma rendere evidente il lavoro delle persone, quello che tiene in piedi i servizi e questa città”. 

L'assessore Sabella nel corso dell'incontro si è però sentito male. Il sindacato è stato riconvocato per mercoledì prossimo dalla presidente della commissione Mobilità, Anna Maria Cesaretti. “Come capigruppo chiediamo che ci sia una trattativa formale tra assessorato, Atac e forze sindacali e che il tema venga seguito dall'amministrazione. Ringraziamo Sabella, l'unico assessore che si è dimostrato disponibile a seguire una vertenza delicata anche se la materia non è di sua competenza e chiediamo a gli assessori che invece lo sono di seguire la vicenda con attenzione” ha detto il capogruppo di Sel in Assemblea capitolina, Gianluca Peciola presente all'incontro. "Ho convocato in commissione Atac, sindacati e dipartimento Mobilità” ha spiegato Cesaretti “dopo che i lavoratori ci hanno posto il tema che non c'è mai stato un confronto né con i lavoratori nè con i sindacati, quindi io ho proposto che la commisssione possa essere il luogo di confronto, anche perchè nel piano industriale di Atac è previsto l'allungamento delle ore di lavoro delle officine e quindi questi 40 tecnici potrebbero essere molto utili". 

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