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Dopo la strage di alberi il piano straordinario: Campidoglio e Regione ora puntano sulla prevenzione

Annunciato l'accordo tra Comune, Regione e Protezione civile per il monitoraggio degli alberi di seconda grandezza. RAggi: "E' un cambio di paradigma, passiamo dalla gestione dell'emergenza alla prevenzione"

Arrivano nuove risorse per la gestione degli alberi in città. In Campidoglio è stato sottoscritto un protocollo che prevede una stretta collaborazione tra la Capitale, la Protezione Civile e la Regione Lazio. A beneficiarne saranno soprattutto gli alberi di seconda grandezza presenti nelle scuole, sulle strade e nei giardini pubblici. In tutto si tratta di controllare 40mila essenze arboree presenti in città.

Dall'emergenza alla prevenzione

“Stiamo assistendo da sette anni ad eventi meteorici estemamente violenti che impongono un cambio di paradigma – ha sottolineato la Sindaca – per questo abbiamo deciso di passare ad un nuovo modello di gestione delle alberature, abbandoniamola logica dell’emergenza per favorire quella della prevenzione”. L’accordo, appena sottoscritto in Campidoglio, prevede che sia l’amministrazione capitolina ad effettuare una mappatura sulle condizioni in cui versano gli alberi. Le situazioni di criticità evidenziate, vengono sottoposte alla Protezione civile che provvede a predisporre l’assegnazione di risorse specifiche.

I fondi stanziati per i danni del maltempo

Il piano straordinario

Dal 30 ottobre, a seguito dei danni causati dal maltempo che hanno comparto solo a Roma oltre 500 interventi,  il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza in molte regioni italiane, Lazio incluso. Per questo l’amministrazione governata da Nicola Zingaretti, con il  supporto della protezione civile ed ora anche del Campidoglio, ha deciso di predisporre un piano straordinario. “La nostra attività– ha dichiarato Angelo Borrelli, a capo del dipartimento di Protezione civile– supporterà il Comune nell’attività di monitoraggio degli alberi a rischio caduta a partire dalle scuole e dai giardini pubblici”.

Perchè è importante valutare il rischio caduta

Le risorse in campo

Le attività di monitoraggio, è stato ribadito nel corso della conferenza stampa svoltasi in Campidoglio, vanno ad affiancarsi a quelle già messe in campo per manutenere gli alberi . La Sindaca ha ricordato più volte quali sono le iniziative che l’amministrazione cittadina ha già predisposto per prendersi cura del patrimonio forestale della Capitale. Oltre ai 5 milioni del fondo giubilare che dopo numerosi annunci il Campidoglio è riuscito ad utilizzare solo da pochi mesi, è stato ricordato anche il monitoraggio sulle 82mila alberature presenti in città. Ci sono poi anche i 48 milioni per la manutenzione orizzontale – ha riepilogato la sindaca – ed altri 60 destinati a quella verticale. Si tratta di appalti triennali di cui si beneficerà – ha ribadito la prima cittadina – a partire dal 2020”.

Pochi giardinieri

Le risorse, rispetto al recente passato, non mancano. Le risorse umane per implementarle, invece, rischiano di essere sempre inadeguate. Il numero di giardinieri a disposizione di Roma Capitale continua ad essere esiguo. Abbiamo completato le prime settanta assunzioni, preside ai centri per l’impiego , grazie alla collaborazione della Regione. Adesso la Regione ci ha autorizzato ad assumerne altri, quindi stanno riprendendo le selezioni che consistono in prove pratiche e teoriche, perché non è previsto alcun concorso per i giardinieri. Chiaramente – ha aggiunto la Sindaca – assumeremo nei limiti della copertura di bilancio”. La sensazione è quella della classica coperta corta. La gestione del patrimonio arboreo, al netto degli essenziali monitoraggi, se non si risolve il problema dei pochi giardineri in organico, rischia di risultare inefficace. La firma del protocollo va bene. Ma la sensazione, come già segnalato da alcuni municipi, resta quella della classica coperta corta.

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