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Manovra, Legambiente Lazio: "No alla cancellazione di decine di piccoli Comuni"

Legambiente Lazio si dichiara contro la cancellazione di alcuni piccoli Comuni contenuta nella manovra finanziaria

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

legambiente-4-2Legambiente Lazio sostiene la mobilitazione di ANPCI, assessori, consiglieri comunali e cittadini che si sono riuniti oggi alle 14 davanti a Palazzo Chigi in difesa di tutti i piccoli comuni del Lazio e d'Italia.

“E' assurdo, non si possono cancellare decine di piccoli Comuni con una manovra finanziaria, siamo al fianco delle comunità locali che si battono contro questa operazione di facciata che come al solito colpisce la parte più debole del Paese che al tempo stesso ne costituisce le fondamenta - dichiara Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio -. Abolire 86 piccoli comuni del Lazio sotto i 1.000 abitanti, accorpandoli e cancellandone l'identità storica e culturale che li contraddistingue è del tutto sbagliato, bisogna al contrario approvare la legge a sostegno dei piccoli comuni che giace da diverse legislature in Parlamento, e dare continuità anche agli investimenti fatti in questi anni importanti come il bando delle idee della Provincia di Roma, un'Istituzione che vivendo il territorio ha colto il ruolo e l'importanza di questi piccoli enti.”

Quello dei piccoli comuni è un tema caro a Legambiente Lazio; da ormai otto anni, infatti, il Bando delle Idee, promosso in collaborazione con la Provincia di Roma, permette ai piccoli comuni del territorio provinciale di vedere finanziati progetti per la valorizzazione del loro patrimonio culturale e naturale: esposizioni e degustazioni di prodotti tipici, mostre fotografiche, pubblicazioni, convegni sulle energie rinnovabili sono solo alcuni esempi della miriade di attività proposte quest'anno nei piccoli comuni laziali.

Nel Lazio sono proprio tanti i piccoli comuni che verrebbero aboliti: 25 nella sola provincia di Roma, 15 nel frusinate, Ventotene e Campodimele a Latina, 6 in provincia di Viterbo e moltissimi nel reatino, dove ben 37 su 73 hanno meno di 1.000 abitanti. Da questi territori proviene la maggior parte dei prodotti tipici certificati e sono loro a dare prova di comportamenti virtuosi sia nella gestione dei rifiuti sia nella produzione di energia da fonti rinnovabili, come dimostrano gli ultimi Dossier di Legambiente sui Comuni Ricicloni e Rinnovabili.

"I piccoli comuni rappresentano un patrimonio di grande importanza per il nostro Paese, che è famoso in tutto il mondo per i piccoli borghi e i tanti campanili, cancellare tutto ciò è impensabile, devasterebbe peraltro la vita di un quinto degli italiani che risiede in questi territori – conclude Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio -. La norma contenuta nella manovra finanziaria colpisce ingiustamente queste autonomie locali, sopprimendole in sostanza, quando piuttosto va sostenuto il percorso già avviato da molti piccoli Comuni per le gestioni associate di funzioni amministrative e servizi locali”.

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