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Manovra, l'Adoc aderisce alla manifestazione di domani indetta da Cisl e Uil

L'Adoc annuncia la sua adesione alla manifestazione di domani organizzata da Cisl e Uil che si terrà alle 15.30 davanti alla sede del Senato

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

carlo pilieri-2L’Adoc aderisce alla manifestazione indetta da Uil e Cisl per domani 1 settembre presso il Senato alle ore 15.30 in piazza Navona contro la manovra finanziaria, affinché vengano ritirati i provvedimenti sulle pensioni, sulla tredicesima mensilità e Tfr, sulla mancata validità del servizio militare e del corso di laurea ai fini dell’accesso alla pensione di anzianità e si concentrino gli sforzi sulla riduzione di tutti gli sprechi e le inefficienze a partire dai costi abnormi della politica e delle istituzioni. Basti pensare, ricorda l’Adoc, che in Italia le auto blu sono il quintuplo di quelle in uso negli Stati Uniti. In Francia il numero si attesta sulle 65 mila unità, in Germania sono poco più di 50 mila, in Giappone appena 35 mila. Il Governo deve necessariamente ridurre costi, come le auto blu, che vengono sostenuti inutilmente dai cittadini, soprattutto in un periodo di profonda crisi finanziaria.

In tale contesto il Presidente dell’Adoc Carlo Pileri lancia un appello di unità al movimento consumeristico italiano. “Auspico che le Associazioni dei consumatori ritrovino una unità di azione per affrontare un momento difficile per il paese e per i consumatori – dichiara Pileri – propongo, in tal senso, una moratoria di tutto il contenzioso tra le Associazioni e la creazione di un comitato di saggi che possa risolvere le attuali pendenze. Faccio un appello affinché le iniziative promosse da qualunque Associazione possano trovare il sostegno di tutte le altre per far sentire forte la voce dei consumatori al palazzo della politica sempre più sordo e indifferente ai bisogni e ai diritti dei cittadini. Condividiamo anche l'appello della Chiesa a un consumismo più controllato, lanciando una campagna di lotta contro gli inaccettabili sprechi alimentari che hanno ormai superato i 500 euro l'anno a famiglia”.

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