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Politica Celio / Piazza San Giovanni In Laterano

Migliaia in piazza per il corteo della pace. Sfilano anche Gualtieri e Zingaretti: "Ora è il tempo dei negoziati"

Dal palco di San Giovanni chiesto lo stop immediato del conflitto e l'avvio delle trattative di pace

Un fiume di bandiere arcobaleno si sono messe in cammino da piazza della Repubblica. Sono quelle delle migliaia di persone che hanno aderito alla manifestazione lanciata da Europe for Peace la rete che mette insieme le realtà più disparate della società civile per chiedere “pace e disarmo”.

Tantissime adesioni

Centinaia sono state la associazioni che hanno aderito al corteo nazionale, insieme ai sindacati ed ai rappresentanti istituzionali. In piazza con Don Ciotti e Libera, Landini e la Cgil, anche il sindaco della Capitale che, con un tweet e qualche foto, ha voluto ribadire un messaggio semplice: si è scesi in piazza “in tantissimi”, ha twittato il sindaco “per manifestare al fianco del popolo Ucraino, contro la guerra di Putin, per far prevalere la pace e il diritto”.

La manifestazione, partita alle 12 da piazza della Repubblica, si è diretta verso la basilica di San Giovanni, dov’è stato allestito un palco. Nel corteo, che si è snodato lungo via delle Terme di Diocleziano, via Cavour, piazza dell’Esquilino, via Merulana, per proseguire verso viale Emanuele Filiberto, era aperta da uno striscione lungo oltre 20 metri.

Il tempo della diplomazia

Dietro ad lo striscione di “Europe for peace”, le bandiere ed i volti dei volontari della Comunità di Sant’Egidio, di Emergency, dell’Arci, di Libera, di Sant’Egidio. E con loro anche i militanti di Cgil, Cisl, Uil oltre a tanti esponenti del PD e del M5s, a partire da Enrico Letta e Antonio Conte.  Tra i presenti anche il governatore del Lazio Nicola Zingaretti.“E’ ora il tempo nel quale deve entrare in campo forte la diplomazia ed il dialogo. Io credo che se stiamo qui è anche perché abbiamo permesso all’Ucraina di resistere, anche inviando le armi. Ma ora, avendo chiaro in mente chi ha invaso e chi ha resistito, è il tempo che scenda in campo la diplomazia e si faccia di tutto per la pace, anche con altri strumenti e questo – ha dichiarato Nicola Zingaretti – credo sia il senso più profondo di chi è venuto qui oggi”.

La richiesta dal palco: stop alla guerra

Dal palco di San Giovanni, mentre la coda del corteo sfilava ancora per le strade della Capitale, Sergio Bassoli della Rete pace e disarmo ha ricordato che  "purtroppo a 8 mesi dall'aggressione russa siamo ancora qua. Noi, il popolo della pace, continuiamo a sostenere la popolazione Ucraina e tutte le vittime delle guerre. Ma non basta. Chiediamo lo stop immediato, i negoziati di pace tra Mosca e Kiev. Ma arrivare fin qui non è stato facile: da settimane, lavoriamo a una agenda di pace. Oggi la illustriamo. I giornali dicono tutti il contrario di tutto. Ma mentre questa piazza ancora non si è riempita, chiediamo di fermare questa guerra: condanniamo la Russia di Putin e - ha aggiunto il portavoce della Rete pace e disarmo, tra gli organizzatori della manifestazione - sosteniamo gli ucraini".

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