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Martedì, 19 Marzo 2024
Politica

Dal Ddl Zan alla legge sull'aborto, estrema destra e associazioni pro-vita scendono in piazza

Sabato 22 maggio ai Fori Imperiali la "Marcia per la Vita", lunedì 24 maggio davanti al Senato la manifestazione della Rete dei Patrioti e di Militia Christi

Arriva la risposta dei movimenti di estrema destra - così loro stessi si definiscono - alla mobilitazione pro Ddl Zan che la scorsa domenica ha portatato in piazza del Popolo circa diecimila persone.

In una nota diffusa nei giorni scorsi, il Movimento Nazionale La Rete dei Patrioti ha infatti annunciato una manifestazione per lunedì 24 maggio in piazza Vidoni, nei pressi del Senato, “per dire un secco no all’approvazione del Ddl Zan”, il testo contro omotransfobia, misoginia e abilismo.

La manifestazione è organizzata in collaborazione con Militia Christi e “altre comunità e movimenti di estrema destra”, come spiegano gli organizzatori, definendo il disegno di legge del deputato Alessandro Zan “una legge che, in realtà, non mira a fornire tutela agli omosessuali, già garantiti dalla legge, bensì a propagandare un'ideologia folle, quella del gender, che si fonda per definizione sulla discriminazione”.

“Noi non siamo contro i diritti di nessuno, ma semplicemente a favore della libertà di opinione - scrivono dalla Rete dei Patrioti - contro il populismo di certa propaganda che punta ad aprire la strada a pratiche nefaste e sconsiderate, come l'utero in affitto e l'adozione da parte di coppie gay”.

Anche le Sentinelle in Piedi hanno annunciato una serie di manifestazioni contro il Ddl Zan nelle prossime settimane: “Di fronte ad una legge bavaglio che potrà potenzialmente rendere ‘omofobo per legge’ chiunque non si allinei al mainstream - hanno spiegato - siamo pronti a scendere di nuovo in piazza per difendere la libertà d’espressione”.

Ai Fori Imperiali la "Marcia per la Vita"

Sabato 22 maggio, invece, ai Fori Imperiali è prevista la decima edizione della “Marcia per la vita” dell’associazione Pro Vita & Famiglia Onlus. In versione statica, come hanno confermato gli organizzatori, per rispettare le misure anti coronavirus: “Manifesteremo per la vita senza compromessi, per il diritto di ogni bambino in grembo a venire al mondo - spiegano gli organizzatori - La data del 22 maggio è simbolica perché coincide con l'introduzione dell'abominevole legge sull’aborto promulgata proprio il 22 maggio 1978. Una legge che continua a provocare una strage di bambini non nati”.

L'associazione nei giorni scorsi aveva già lanciato una campagna contro il Ddl Zan sfruttando camion a vela con slogan ad hoc, rivolgendosi poi al sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, dopo la comparsa di strisce pedonali arcobaleno (poi vandalizzate): "A Montino, che contrattacca la nostra campagna con strisce pedonali arcobaleno peraltro non indicate dal codice stradale, diciamo di stare sereno, insieme a sua moglie Monica Cirinnà - aveva detto Toni Brandi, presidente di Pro Vita e Famiglia - tanto i giorni della menzogna sono contati, gli italiani sono stufi e il buonsenso tornerà a regnare a Fiumicino come in tutta Italia". 

“Le vere vittime del Ddl Zan saranno la libertà, le donne e i bambini - proseguono - La libertà perché manifestazioni come queste saranno considerate legali o illegali a discrezione di un giudice. Le donne perché accadrà, come in Messico per esempio, che gli uomini si dichiareranno donne occupando così le quote rosa o gareggiando negli sport femminili come già sta accadendo. I bambini perché l'ideologia del gender, che per anni ci hanno detto non esistere, é teorizzata all'articolo 1 del testo di legge Zan. Fiore all'occhiello la Giornata contro l'omotransfobia da festeggiare nelle scuole di ogni ordine e grado. Noi restiamo liberi e questo è solo l'inizio delle nostre proteste”.

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