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Politica Centocelle / Viale della Primavera

#Romanonsivende: contro gli sfratti "pronti ad una manifestazione unitaria"

Decine di realtà sociali stanno facendo quadrato contro sfratti e sgomberi. Da Casale Falchetti prende piede l'idea di una manifestazione cittadina, prevista a marzo, per "uscire dai ghetti di resistenza e costruire una risposta condivisa"

Dalla protesta alla proposta. Contro la delibera 140  ed il Documento Unico di Programmazione firmato da Tronca, decine di realtà sociali stanno organizzando una risposta compatta. Un centinaio di attivisti, arrivati da Spinaceto, Tor Bella Monaca, il Trullo, Cinecittà Lamaro, si sono incontrati nel tardo pomeriggio di venerdì 12 a Casale Falchetti. Ad affollare gli spazi di viale della Primavera, sono arrivati dai centri sociali ai movimenti per il diritto all'abitare. Dai circoli di Rifondazione Comunista al Sindacalismo di Base. Tutti insieme per "uscire dai ghetti di resistenza" e puntare a vincere questa partita.

Nel mirino delle realtà sociali che chiedono una "moratoria giubilare", non c'è soltanto la Delibera agita dal Commissario Tronca.  Molti degli attivisti  presenti venerdì 12,  hanno sottolineato come questa sia stata conseguente all'esigenza di far cassa di Roma Capitale. I rubinetti chiusi dal Governo, la mancanza d'interlocuzione con chi opera nel territorio. La necessità di porre un veto popolare su speculazioni urbanistiche, come quella legata al nuovo villaggio olimpico di Tor Vergata. Tutte insieme queste istanze stanno compattando un fronte.

"Non dobbiamo essere la somma delle nostre esperienze, ma un minimo comune multiplo", hanno sottolineato più volte gli attivisti. Una risposta cittadina "ampia e partecipata, visibile, che sfili nelle strade della capitale con tutte e tutti coloro che vogliono una Roma diversa, mentre Tronca e i suoi tecnici scorrono i tasti sulla calcolatrice della vendita delle nostre vite". Se il  primo atto della "risposta popolare" è stata dunque l'occupazione del terzo piano del Dipartimento Patrimonio, la successiva mossa è già in agenda. Sarà una mobilitazione popolare, che si svilupperà nelle strade di Roma sabato 19 marzo.

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