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I lavoratori delle aziende partecipate in piazza contro Raggi: "Città abbandonata, sindaca si vergogni"

Tutti dalle 10 in piazza del Campidoglio nel giorno del grande sciopero che sta bloccando la città. Dal palco montato sotto il Marc'Aurelio gli interventi di sindacati e lavoratori

"Roma non si liquida". È lo slogan della piazza che dalle 10 di questa mattina sta gridando sotto il Campidoglio contro Virginia Raggi e l'amministrazione a Cinque Stelle. La piazza dei dipendenti delle partecipate, 30mila, oggi in sciopero per dire basta alla malagestione delle aziende che erogano servizi pubblici al cittadino. "Liquidare non è la strada giusta" dice Anna M., da 15 anni in Roma Metropolitane, la controllata che si occupa della progettazione delle opere di mobilità pubblica, prima fra tutte la metro C. L'assemblea capitolina ha votato la messa in liquidazione, assicurando che i lavoratori troveranno posto in altre controllate, ma senza dar loro alcuna certezza. Come Anna sono decine i lavoratori che oggi si sono fermati per la grande mobilitazione. 

Ci sono gli operatori di Roma Multiservizi, per loro, 3500 dipendenti, è partita nei giorni scorsi una procedura di licenziamento collettivo, e poi i farmacisti comunali che lamentano il commissariamento in corso da sei anni, il dissesto dei conti, la pessima organizzazione dei turni di lavoro. "Stanno facendo morire l'azienda" spiega Tullio Gomez, un lavoratore intervenuto dal palco allestito sotto il Marc'Aurelio.

L'intervista al segretario Natale Di Cola (Cgil)

E ancora tra gli striscioni spuntano manifestanti con le pettorine di Ama, l'azienda che in tre anni ha cambiato sette consigli di amministrazione e ancora attende l'approvazione del bilancio 2017 e 2018. Insomma, sono centinaia i dipendenti delle partecipate di Roma Capitale, uniti dallo slogan di giornata #RomaNonSiLiquida, tra palloncini e bandiere di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, contro il "degrado dei servizi pubblici" di Roma e la gestione "disastrosa" delle partecipate. 

Nel mirino c'è la sindaca Virginia Raggi. Che nel frattempo, con un tweet tutt'altro che disteso, ha risposto alla piazza: "Una minoranza di sindacalisti prova a tenere in ostaggio una città di 3 milioni di abitanti: di lavoratori, di madri e padri che ogni giorno accompagnano i propri figli a scuola, di studenti e pendolari. La maggioranza dei cittadini è stanca di scioperi ingiustificati".

Già, la stanchezza però è anche quella dei lavoratori in piazza, che invece chiedono la testa dell'assessore al Bilancio e Partecipate Gianni Lemmetti, come "segnale forte di discontinuità". "Roma non la mettiamo in ginocchio noi, Roma è in ginocchio tutti i giorni" spiegano i sindacalisti che si alternano sul palco. Mentre arrivano i primi dati ufficiosi. Il primo turno ad Ama vede un'adesione allo sciopero di circa il 75% e Roma Metropolitane al 90%, mentre la maggioranza degli asili nido comunali risulta chiusa. Bisognerà aspettare stasera invece per i dati di Atac e Roma Tpl, i cui lavoratori sono senza stipendio da 20 giorni. 

Manifestazione in Campidoglio - venerdì 25 ottobre

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